Questa mattina si è svolta la commemorazione in ricordo di Giampaolo Borghi, il vigile del fuoco ventenne che perse la vita durante la tragica alluvione che colpì Prima Porta e Labaro nel 1965 mentre tentava di mettere in salvo i residenti sommersi dall’acqua.
Alla cerimonia, che si è svolta presso la stele commemorativa della Stazione di Labaro, una delle aree più colpite dal disastro, erano presenti la Vice Comandante del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Biancamaria Cristini, il Presidente del Municipio XV Daniele Torquati, diversi assessori e numerosi Consiglieri municipali. Accanto a loro anche la Polizia Locale, l’Associazione di Mutuo Soccorso tra Vigili ed ex Vigili del Fuoco e la sezione romana dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, che insieme alla cittadinanza hanno reso omaggio. All’inizio della commemorazione è stata deposta una corona ai piedi della stele, gesto simbolico che rinnova ogni anno il ricordo ancora vivo per il territorio.
Nel suo intervento, il Presidente Daniele Torquati ha ricordato come il nome di Borghi sia ormai parte integrante dell’identità di Labaro e Prima Porta, grazie anche alla scuola e alla piazza che portano il suo nome. Ha sottolineato l’importanza di continuare a trasmettere ai più giovani il significato del suo gesto, affinché la memoria di quella tragedia diventi anche un monito e uno stimolo a migliorare la sicurezza idrogeologica dei quartieri. Torquati ha spiegato che proprio per questo durante la cerimonia è stata proposta alle associazioni dei Vigili del Fuoco l’organizzazione, nei prossimi mesi, di un incontro alla stele della Scuola Borghi con alunne e alunni del territorio, con l’obiettivo di rafforzare conoscenza, prevenzione e consapevolezza.
L’alluvione del 1965 resta uno degli eventi più drammatici della storia recente del quadrante nord di Roma. In poche ore l’acqua sommerse case, terreni, attività commerciali, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Furono tredici le vittime, tra cui il giovane Giampaolo Borghi, che perse la vita nel tentativo di raggiungere e soccorrere alcuni residenti intrappolati. Il suo sacrificio, riconosciuto con la Medaglia d’Oro al Valore Civile, è ricordato ancora oggi come esempio di coraggio e dedizione assoluta al servizio degli altri. Oltre alla stele collocata presso la stazione ferroviaria, il territorio conserva la memoria del vigile con un busto nel cortile della scuola a lui intitolata, vero luogo simbolo di trasmissione della memoria collettiva.
Fabio Rollo




