5 Dicembre, 2025
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Vejano non dimentica

Si è svolta, questa mattina, la commemorazione ufficiale del pesante bombardamento alleato che – il 5 giugno 1944 – distrusse quasi completamente l’allora piccolo borgo agricolo che ebbe la sfortuna di trovarsi lungo la via della ritirata della Wehrmacht.
Il sangue pagato tra vittime civili e vittime militari fu molto alto tanto che il 12 ottobre 2004 fu concessa al Comune la “Medaglia di bronzo al merito civile” come nobile esempio di spirito di sacrificio e amor patrio.
Inoltre, dal 2020, grazie ad una delibera dell’allora e, attuale, sindaca Teresa Pasquali è stata istituzionalizzata come “Giornata di Commemorazione Ufficiale del Bombardamento”.
A distanza di tanti anni ci chiediamo quanto sia importante l’esercizio di una “memoria storica condivisa” anche in una piccola comunità; cosa rimane di quella cicatrice così profonda e come sia possibile la trasmissione della “storia” alle nuove generazioni.
Durante la celebrazione della Messa solenne a suffragio di coloro che persero la vita il parroco, don Giorgio Pollegioni, ha più volte sottolineato quanto sia fondamentale non solo fare memoria ma impegnarci tutti ad essere “costruttori e artigiani della pace” e far propria quella frase di don Tonino Bello: “La pace non è un vocabolo ma un vocabolario” e, quindi, da auspicare ed esercitare sempre a partire dalla nostra quotidianità.
pensiero dei ragazzi sulla guerra
A seguire la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento commemorativo in Piazza XX Settembre dove, dopo l’esecuzione del Silenzio Militare, la sindaca si è rivolta alle “nuove generazioni” – alunni e alunne della scuola primaria – ribadendo come sia fondamentale e dovere di ciascun cittadino fare memoria, conoscere e tramandare la storia ma, soprattutto impegnarsi affinché cessino gli orrori di tutte le guerre.
Il momento commemorativo si è concluso con la lettura di alcune riflessioni pensate e scritte da alcuni alunni/e della quarta classe.
Ne riportiamo qualcuna:
“La guerra non è uno scherzo”
“La guerra è un mostro che inghiotte tutto quello che trova”
“La guerra è un buco nero che risucchia tutto senza mai una ragione”
“Non trovo il senso di un mondo distrutto dalla guerra e dalla sofferenza”
“In questo giorno ricordiamo le persone che sono morte a Vejano però ci sono ancora persone che vivono sotto la guerra”
“Dobbiamo sempre pensare a costruire la pace e non la guerra”.
Brunella Bassetti

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