30 Aprile, 2024
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Regione Lazio: atti aziendali in commissione salute

Con l’audizione stamattina del sub commissario per l’attuazione del piano di rientro, Giovanni Bissoni, si è aperto il ciclo di sedute sugli atti aziendali delle aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio che vedrà impegnata nei prossimi giorni la commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale presieduta da Rodolfo Lena (Pd).

Bissoni ha illustrato le linee guida seguite nella predisposizione degli atti di autonomia aziendale e risposto alle domande dei consiglieri regionali. “Si tratta di un’audizione propedeutica all’esame degli atti aziendali”, ha detto Lena. In programma, da martedì, le audizioni dei direttori generali o commissari di varie Asl, tra cui: Rm/B, Rm/D, Rm/E, Rm/F, Rm/H, Latina, Rieti, Viterbo e Ares 118.

Il patto per la salute 2014-2016, ha ricordato Bissoni, comporta che i nuovi piani di rientro non abbiano solo obiettivi finanziari, ma anche attenzione al rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Una ridefinizione dellagovernance è poi il bisogno che accomuna tutte le regioni sottoposte a piani di rientro. “Stiamo cercando di tradurre questo obiettivo in un’affermazione molto secca: ‘più Regione, più aziende’”, ha detto. La Regione abbandonerà funzioni che non sono più centrali, introdurrà semplificazioni e ricorrerà a una programmazione e un monitoraggio rigorosi. In questo quadro sarà riconosciuta l’autonomia delle aziende, ma nell’ambito degli indirizzi regionali. Gli atti aziendali rappresentano come un’azienda si organizza e sta nel sistema regionale.

Oltre agli atti che sono già stati “licenziati” e posti all’attenzione della Pisana, altri sono sotto la lente della commissione tecnica regionale, mentre per quelli delle aziende universitarie è necessaria prima la firma di un protocollo di intesa tra atenei e Regione, che – secondo Bissoni – c’è l’impegno a chiudere entro marzo. Fino alla conclusione dell’iter di adozione degli atti aziendali non sarà consentita la rideterminazione della dotazione organica (stabilizzazioni e assunzioni incluse).

Numerosi gli interventi dei consiglieri. Tra le richieste ricorrenti quella espressa per primo da Gianfranco Zambelli (Pd) e cioè di conoscere, più che i singoli atti aziendali, come la commissione tecnica ha lavorato. A questo proposito Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia) ha domandato che fossero accompagnati dal parere istruttorio. Teresa Petrangolini (Pd) ha chiesto chiarimenti su distretti, informazione e partecipazione dei cittadini.Fabio De Lillo (Ncd) ha auspicato che la commissione Politiche sociali e salute sia finalmente messa in condizione di dare un suo contributo.

Legalità e trasparenza sono invece stati alcuni dei punti toccati dall’intervento di Davide Barillari, che ha annunciato l’avvio di tavoli provinciali del M5s per un esame “dal basso” degli atti aziendali. Antonello Aurigemma (Forza Italia) ha domandato che la commissione sia messa a conoscenza anche dei piani strategici. Tre i temi toccati da Marta Bonafoni (Sel): uscita dalle esternalizzazioni, rispetto della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e salute dei migranti. Pietro Sbardella (Gruppo misto), di fronte al processo di unione delle Asl Rm/E e Rm/A, ha ricordato che gli accorpamenti si dovrebbero fare per legge regionale. Fabrizio Santori (Gruppo misto) ha chiesto chiarimenti sul ruolo di Agenas, di cui è stato presidente Bissoni, su nomine e valutazioni dei direttori generali. E’ stato infine Marco Vincenzi (Pd) a definire utile l’audizione e a ricordare la riduzione del disanvanzo, ora più che dimezzato.

 

 

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