13 Dicembre, 2025
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“Tragliata per sempre”: il borgo rivive sul palcoscenico tra memoria, radici e comunità

Riceviamo e pubblichiamo

Un viaggio teatrale nella storia di un territorio che non smette di riconoscersi nelle sue origini. È questo il cuore di “Tragliata per sempre”, lo spettacolo portato in scena dalla Compagnia Teatrale Campagna Romana e ispirato al volume “Tragliata 1953–2023”. Un’opera che attraversa settant’anni di vita contadina, restituendo voce e volto a una comunità che continua a custodire con orgoglio le proprie radici.

Lo spettacolo, rappresentato domenica 9 novembre, ha richiamato un pubblico numeroso nella sala del borgo, trasformata per l’occasione in un vero archivio vivente. A coordinare la messa in scena don Giovanni Di Michele, già parroco del luogo e tra gli autori del libro da cui è tratto il testo teatrale. Tra i presenti anche il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, e l’assessore alla Cultura di Santa Marinella, Gino Vinaccia.

Sul fondale, a scorrere lentamente, le immagini dell’immediato dopoguerra: l’arrivo dei primi pionieri, i volti segnati dal lavoro, le mani immerse nella terra scura e incolta. Una “epopea contadina” raccontata oggi dai figli e dai nipoti di quei primi abitanti, eredi e custodi di una memoria che si rinnova attraverso la recitazione, accompagnata dalle suggestive musiche del compositore mozambicano Amável, marito di Simonetta Bartolomei, originaria di Tragliata.

Nel suo saluto, il sindaco Baccini ha rivolto un pensiero agli attori e a quanti hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa:
«Rivolgo i miei complimenti alla Compagnia, alla Pro Loco di Testa di Lepre, a don Giovanni, ad Andrea Del Gallo e a tutti coloro che, attraverso la cultura, mantengono vivo il senso di appartenenza del nostro territorio».

Tenacia, rispetto, dignità: sono i valori che attraversano l’intero racconto e che segnarono la vita delle famiglie giunte a Tragliata negli anni della Riforma Agraria del 1950 e delle iniziative del 1952, quando le terre dei latifondi vennero redistribuite ai piccoli contadini. Un periodo di trasformazioni profonde, in cui la fratellanza e la solidarietà tra le fatiche quotidiane divennero la forza di un’intera comunità.

La regia di Carla Bicchielli ha saputo tradurre questo patrimonio collettivo in scene dinamiche e sincere, valorizzando la spontaneità degli attori non professionisti. Emozionato anche Andrea Del Gallo, proprietario dell’agriturismo del Borgo di Tragliata, che ha ringraziato la compagnia sottolineando il valore di uno spettacolo capace di “riportare alla luce la nostra storia e il nostro sentimento”.

A chiudere la serata, un lungo e caloroso applauso ha avvolto il cast e gli organizzatori, testimonianza autentica dell’affetto di un territorio che riconosce nello spettacolo non solo un momento culturale, ma un atto d’amore verso la propria identità. Un omaggio alla Tragliata di ieri, che continua a parlare al presente e a guidare le generazioni future.

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