Riceviamo e pubblichiamo
“Surf Progress, Be Aware” – Il progresso non è soltanto un fenomeno da osservare, ma un percorso da vivere con consapevolezza. È questo lo slogan che accompagna l’edizione 2025-2026 dell’Italian Model United Nations (IMUN), l’appuntamento ormai iconico che ogni anno coinvolge migliaia di studenti e studentesse nella simulazione dei lavori delle Nazioni Unite. Un’esperienza formativa che permette ai partecipanti di sviluppare soft skills e i propri talenti per affrontare le sfide del futuro.
In un mondo in continua trasformazione – tecnologica, sociale e ambientale – IMUN richiama l’importanza di un approccio lucido e responsabile. Essere consapevoli significa riconoscere le opportunità dell’innovazione, ma anche comprenderne i rischi, mantenendo uno sguardo attento, etico e costruttivo sul futuro. Il progetto ribadisce che il progresso non è qualcosa che si subisce, ma un processo che si costruisce insieme, attraverso consapevolezza e intenzione.
Solo tramite l’apprendimento reciproco e azioni condivise è possibile “cavalcare le onde del cambiamento” e contribuire a un domani più inclusivo, sostenibile e umano.
Alla base di tutto c’è la mission di United Network, la più grande organizzazione europea nel settore, che da anni promuove e realizza IMUN con un obiettivo preciso: scoprire e valorizzare i talenti dei giovani.
L’approccio didattico è fresco, dinamico e innovativo: una vera e propria energia
circolare che si sprigiona tra le migliaia di partecipanti, impegnati in giornate intense e
appassionanti. Nei panni di diplomatici delle Nazioni Unite, gli studenti studiano le grandi tematiche dell’Agenda ONU – che sono, di fatto, le questioni cruciali del nostro tempo – si confrontano, elaborano risoluzioni e le presentano al pubblico in lingua inglese, esercitando l’arte della diplomazia e mettendo in pratica le proprie soft skills.
Attualissimi i topic di questa edizione sui quali i “giovani ambasciatori” dovranno formulare delle risoluzioni da mettere ai voti all’assemblea plenaria, eccone alcuni:
DISEC – Regolamentazione del commercio internazionale di armi convenzionali
ECOFIN – Verso un quadro globale per la regolamentazione delle criptovalute: equilibrio tra
innovazione, sovranità e stabilità
SOCHUM – Intelligenza artificiale e giustizia: garantire equità, responsabilità e diritti umani nel processo decisionale algoritmico
SPECPOL – Facilitare il reinsediamento sicuro e la ripresa demografica nelle zone post-conflitto.
LEGAL – Antiterrorismo: approcci giuridici alla lotta contro il terrorismo internazionale.
OMS – Realtà digitali e salute mentale degli adolescenti: un quadro dell’azione.
UNCTAD – L’escalation tariffaria e i suoi effetti sullo sviluppo economico e sull’integrazione.
UNODC – Contrastare e smantellare le rotte del traffico di droga e le reti criminali.
UNESCO – Arte e azione per il clima: prevenire la perdita di simboli culturali dovuta ai cambiamenti climatici.
UNICEF – Costruire la forza lavoro del futuro attraverso programmi STEM per le giovani donne.
Alla cerimonia conclusiva di quest’anno, che si celebrerà il 21 novembre al Teatro Brancaccio di Roma saranno ospiti: Ilaria Latini, doppiatrice e direttrice di doppiaggio nota per aver dato voce a personaggi iconici del mondo dell’animazione e ad attrici come Katie Holmes, January Jones e Amy Adams; Riccardo Sessa, diplomatico italiano con una lunga carriera con incarichi di prestigio tra i quali Ambasciatore a Pechino e Rappresentante Permanente presso la NATO a Bruxelles, attuale presidente della Società italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) e Laura Cambriani, P. R. Officer, Educational Advisor di Flubright Italy.
Il fitto calendario delle iniziative che andrà avanti nel 2026 coinvolgerà migliaia di studenti delle scuole superiori e delle medie. Le simulazioni si terranno a gennaio, oltre alle due edizioni romane, in altre cinque città: Torino, Napoli, Milano, Catania, Venezia.
Come ogni anno si ripete l’entusiasmante appuntamento di MUNER a New York, a febbraio e marzo.


