Si riceve e si pubblica
Venerdì 10 ottobre, alle ore 18, in Piazza Re di Roma, l’associazione Territorio Cultura Solidarietà Onlus A.P.S. promuove una cerimonia pubblica in memoria di Pamela Mastropietro, vittima di un crimine atroce che ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana.
“Ci ritroveremo insieme, cittadini, associazioni e istituzioni, per ripristinare lo striscione vandalizzato nei primi giorni di agosto e riaffermare, con forza e dignità, che la memoria non può essere cancellata”, spiegano i promotori dell’iniziativa, “Il ricordo di Pamela non appartiene soltanto alla sua famiglia, ma a un’intera comunità che continua a chiedere verità e giustizia. Vandalizzare una panchina, distruggere uno striscione o minimizzare il suo dramma significa oltraggiare la memoria di tutte le donne vittime di violenza, significa tentare, ancora una volta, di seppellire la verità sotto l’indifferenza.
Pamela è stata uccisa due volte: la prima, nel modo più barbaro e disumano; la seconda, dall’oblio e dal silenzio che troppo spesso circondano le vittime “scomode”. È stata trattata come una vittima di serie B, dimenticata dalle istituzioni, trascurata da chi avrebbe dovuto indagare fino in fondo, e offesa da chi ha provato a ridurre la sua tragedia a un fatto di cronaca minore. Ma la memoria non si cancella.
E la sua famiglia, guidata dal coraggio instancabile della madre, Alessandra Verni, non ha mai smesso di lottare contro una giustizia parziale, contro archiviazioni troppo frettolose, contro il silenzio su complici e responsabilità ancora oscure. Oggi chiediamo che la memoria di Pamela sia finalmente rispettata e che il suo nome diventi simbolo di giustizia e di dignità. Chiediamo che la sua storia non venga più dimenticata, e che nessuna giovane donna sia mai più lasciata sola nel momento del bisogno”.
L’invito è rivolto a tutti i cittadini, alle associazioni e ai rappresentanti di ogni parte politica “affinché questo momento di ricordo sia anche un segno di unità e consapevolezza civile. Solo insieme possiamo trasformare il dolore in impegno, e la memoria di Pamela in un monito che valga per tutti: “Non si può dimenticare. Il ricordo è giustizia”.


