5 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

La Cina è vicina?

In Cina non è vietato l’utilizzo delle piattaforme occidentali, semplicemente non funzionano o sono controllate, come lo è la vita quotidiana con telecamere ovunque. Sapere che noi possiamo informarci,senza che nessuno fornisca una “pappa” pronta, mi fa apprezzare la libertà di poter consultare giornali e social, consciodella provenienza politica.

Non è vero che tutti i cinesi siano identici. Esiste una grande diversità tra gli individui, proprio come in qualsiasi altra popolazione. Lo stereotipo, secondo cui avrebbero tutti lo stesso aspetto, deriva dalla scarsa familiarità con volti dalle caratteristiche fisiche molto diverse dalle nostre. D’altro canto, anche per i cinesi, noi europei sembriamo tutti indistinguibili!

La Cina è vedere ragazze per strada che indossano vestiti leggiadri, di epoche passate, tempi dell’impero in cui le giovani donne vivevano recluse per non essere disonorate dallo sguardo di un uomo. Oggi, invece, sono fanciulle felici, libere ed emancipate che passeggiano e scattano selfie in tempistiche spropositate, anche se, nelle giornate soleggiate, sono conciate come l’uomo invisibile. Il motivo non è religioso, né legato alla moda: si coprono completamente per proteggere la propria pelle dalla luce solare per mantenerla bianchissima e liscia come la porcellana. L’età pensionabile è per loro di 50 anni, riconoscendone il maggior carico di lavoro domestico e familiare, mentre per gli uomini è 60 anni.

Notevole è l’estrema gentilezza formale cinese: il sorriso sempre presente, il gesto di porgere oggetti con entrambe le mani semiaperte, il non indicare mai nulla con le dita, l’elegante accenno di inchino nel saluto, i bambini che raramente piangono o urlano.

Nonostante il traffico stradale sia estremamente intenso, non ci sono rumori assordanti e lo smog è praticamente scomparso. Tra le migliaia di auto incolonnate a passo d’uomo, circa la metà, grazie alla politica di incentivi del governo, sono elettriche. Non ci sono utilitarie, ma centinaia di motorini che intasano i semaforisenza fare alcun rumore, perché tutti elettrici.

Di comunismo, in Cina, è rimasto solo il nome del partito che governa: i poveri sono rimasti poveri, i ricchi sono sempre più visibili e benestanti. Come negli Stati Uniti, chi non ha una carta di credito per pagare le cure si ritrova senza assistenza medica. Non sono rari i casi di genitori malati di cancro, che, per non pesare sulle finanze dei figli, abbiano scelto di morire senza cure.

La Cina non è vicina e noi siamo avanti.

Riccardo Agresti

Ultimi articoli