20 Giugno, 2025
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Tolfa, “Picnic musicali” sold out

Se vi dicessimo località Macchiosi a Tolfa, se specificassimo il giorno, domenica 18 maggio, se vi parlassimo di picnic musicali siamo certi che non avremmo trasmesso la magia di una giornata meravigliosa.

Ma provate a visualizzare vasti prati a ridosso della Rocca Frangipane di Tolfa, vestiti di primavera esplosa nella variegata armonia delle differenze di colore.

Tentate di percepire i profumi delle piante in germoglio, dell’erba calpestata, dei fiori, degli sporadici effluvi degli arrosti in cottura.

Ascoltate le macchie di silenzio, corrotto dal brusio disarmonico delle persone disseminate tutt’intorno, del ronzio delle api alla ricerca dei fiori, della musica jazz suonata all’aperto, sotto gli alberi.

Persone di età diverse, talune in tenuta da trekking, talaltre in bicicletta, bambini che scorrazzano e giocano a palla, nonni e nipoti, fidanzati che flirtano, amici che ridono; per la legge mai superata del contrappasso, tante donne e uomini operosi che organizzano, spostano, preparano, cucinano, puliscono, disciplinano accessi, indicano strade.

Ma se fossimo noi a riportarvi le emozioni e le sensazioni di un evento così, forse sarebbe una versione parziale.

Per questo abbiamo voluto chiedere qua e là, scegliendo persone con la casualità dell’istinto, come a voler sentire tanti strumenti di un’orchestra, singolarmente, svincolati dalla titolarità del direttore.

Francesco, 38 anni: “sono un affezionato dei picnic musicali di Tolfa, è l’vento con cui segno la mia primavera delle emozioni che in inverno vanno in letargo”.

Luisa, 9 anni: “mi piace tanto stare qui, vedo la mamma e papà sorridere, vedo tante persone felici così sono felice anche io”.

Giorgio, 79 anni: “ Ritornare in mezzo a questi alberi dove giocavo da bambino per ascoltare il jazz mi riporta indietro nel tempo, i primi baci rubati con mia moglie che non c’è più, la cautela del rientro in paese per non lasciar trasparire il nostro gioioso innamoramento; e nonostante sono vedovo da 10 anni, qui ritrovo la mia Mariella, sotto un albero, chiudendo gli occhi e ascoltando il jazz”.

Maria, 51 anni: “Veniamo a piedi, dal paese, insieme alle amiche, una giornata nel verde, tra le pagine di storia del nostro territorio, la natura, la languida carezza del jazz. L’acquacotta gustata sul prato, un bicchiere di vino degustato con lentezza, i pensieri che restano lontano”.

Alessio Ligi, uno degli organizzatori: “Tre mesi per preparare questo evento, che è quello di apertura della stagione estiva del Tolfa Jazz Festival, tanto lavoro, la ricerca delle band, la bonifica e ripulitura della vallata, gestita dall’Università Agraria, gli stand eno gastronomici da preparare. Quest’anno abbiamo raddoppiato le band, in mattinata Daniele Corvasce Gipsy Jazz Trio, che con un tributo al chitarrista Django Reinhardt, ha riproposto la tradizione del Gypsy jazz.

Nel pomeriggio, di fronte agli oltre 600 presenti, hanno suonato i Conosci mia Cugina, uno swing show, una macchina del tempo che ha fatto rivivere il jazz sound anni 30, 40 e 50 del Novecento. L’allegria della musica magistralmente suonata dalla band, ha omaggiato i grandi della musica italiana come Renato Carosone, Natalino Otto, il Trio Lescano, Fred Buscaglione, Gorni Kramer.

L’entusiasmo della riuscita e l’apprezzamento crescente del pubblico, ci porta ad essere ambiziosi; posso solo anticipare grandi sorprese e novità per il Tolfa Jazz di luglio”.

Possiamo solo aggiungere: che bella giornata di jazz, natura e spensieratezza.

 

Ludovica Di Pietrantonio

 

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