2 Dicembre, 2024
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TEA, al via la sperimentazione in campo

Nella giornata di ieri il Senato della Repubblica, relativamente al DL Siccità (d.l. 39/2023), ha approvato una disposizione in materia di genetica agraria che autorizza l’emissione deliberata nell’ambiente di organismi prodotti con tecniche di editing genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici, fino al 31 dicembre 2024.

Con una mossa rivoluzionaria per il campo della ricerca, il Parlamento ha approvato all’unanimità l’emendamento che autorizza la sperimentazione sul campo di produzioni ottenute attraverso l’utilizzo di Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Questa decisione ha un grande significato per la comunità scientifica, in particolare per il CREA (Consiglio per la Ricerca Agraria e l’Analisi dell’Economia Agraria), in quanto consentirà di mettere alla prova le scoperte fatte in laboratorio testandole in scenari reali. Il presidente del CREA, Carlo Gaudio, ha espresso il suo apprezzamento per i presentatori dell’emendamento e ha esteso la sua gratitudine a tutto il Parlamento per il sostegno unanime a queste fondamentali attività di ricerca.

La ricerca svolge un ruolo fondamentale nel progresso, nell’innovazione e nello sviluppo della conoscenza. Nell’attuale panorama agricolo, caratterizzato da allarmanti cambiamenti climatici, l’innovazione genetica è indispensabile per garantire la competitività e la sostenibilità della produzione agricola nazionale. Il presidente Gaudio ha sottolineato l’importanza dell’innovazione genetica in agricoltura, in quanto offre un mezzo per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e garantire la redditività a lungo termine del settore agricolo.

Il medesimo pensiero è ampiamente condiviso da molte delle associazioni della filiera, a tal riguardo anche Clara Fossato, portavoce del “Cibo per la Mente” – il coordinamento di 15 associazioni della filiera agroalimentare italiana per l’innovazione in agricoltura, inclusa Cia-Agricoltori Italiani – si è detta soddisfatta per il voto favorevole della Commissione Ambiente e Industria del Senato riguardante la norma del d.l. “siccità” che autorizza la sperimentazione in campo delle TEA, ed auspica che l’agricoltura italiana possa presto beneficiare di questo importante strumento.

Così anche Tommaso Battistapresidente della Copagri, si esprime favorevolmente sostenendo che puntare sul miglioramento genetico è fondamentale per raggiungere una rivoluzione verde in agricoltura, consentendo alle piante di adattarsi meglio agli effetti del cambiamento climatico e aumentandone la produttività.

In tal senso, anche, il presidente di ConfagricolturaMassimiliano Giansanti, esprime gratitudine verso il Senatore De Carlo, primo firmatario dell’emendamento, e riconosce l’importante passo avanti che si sta per intraprendere, tuttavia il presidente si duole dell’assenza di un quadro normativo europeo che rischia di relegare le TEA ad una fase sperimentale, il presidente teme forti rallentamenti sul versante, soprattutto in considerazione delle elezioni europee del 2024.

Il panorama della ricerca TEA in Italia

Negli ultimi anni la comunità scientifica italiana, guidata da iniziative come il progetto BIOTECH finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e coordinato dal CREA, ha compiuto progressi significativi nel campo della TEA. Questa ricerca si è concentrata sulle più importanti specie agricole italiane, tra cui granorisopomodorouvameleagrumi e altro ancora. Gli sforzi hanno portato alla selezione di piante resistenti alle malattieresilienti agli stress abiotici, con migliori caratteristiche qualitative e maggiore potenziale produttivo. Tuttavia, fino ad ora, questi risultati sono rimasti confinati ai laboratori.

L’emendamento recentemente approvato consentirà la sperimentazione in campo delle piante già selezionate tramite TEA, nonché di quelle che saranno selezionate nei prossimi anni. Ciò rappresenta un’enorme opportunità per l’agricoltura italiana, soprattutto considerando le perdite causate dalla siccità e da altre sfide ambientali. Portando queste innovative varietà vegetali fuori dal laboratorio e nei campi, i ricercatori possono valutarne le prestazioni e l’impatto su scala più ampia, contribuendo allo sviluppo di pratiche agricole sostenibili e resilienti.

La ricerca sulle TEA

Il CREA è stato in prima linea nella ricerca TEA attraverso il coordinamento del progetto BIOTECH, la più grande attività di ricerca pubblica per lo sviluppo di TEA in agricoltura. Il progetto si è concluso il 28 febbraio scorso ed ha prodotto risultati significativi che possono essere raggruppati in due categorie principali:

  1. Piante modificate o cisgeniche che migliorano la sostenibilità delle colture riducendo la necessità di trattamenti fitosanitari. Gli esempi includono piante di pomodoro resistenti alle piante parassite, nonché allo stress idrico e salino; basilico resistente alla peronospora; grano duro resistente all’oidio; uve resistenti alla peronospora e all’oidio; e meli resistenti alla ticchiolatura. Inoltre, sono state sviluppate piante con migliori caratteristiche di produzione, qualità o nutrizionali, come orzo e grano modificati per aumentare la resa potenziale, agrumi arricchiti con composti antiossidanti e melanzane e uva senza semi, nonché pomodori con un valore nutritivo più elevato.
  2. Conoscenze avanzate e competenze specialistiche in un settore innovativo ed emergente all’interno della ricerca agricola, allineando l’Italia con altri paesi europei avanzati. Le attività svolte nell’ambito del progetto BIOTECH hanno notevolmente approfondito la nostra comprensione delle basi molecolari del miglioramento genetico, aprendo la strada alla selezione di piante più sostenibili e adattate al clima.

In conclusione, l’approvazione della norma sulle tecniche di evoluzione assistita rappresenta un passo avanti per la ricerca scientifica e l’agricoltura. La possibilità di sperimentare in campo queste innovative tecniche può offrire nuove soluzioni per affrontare le sfide legate alla siccità e agli stress ambientali e biotici. Tuttavia, affinché queste tecniche possano essere pienamente implementate e commercializzate, è fondamentale, in virtù del principio di precauzione, ottenere dalla Commissione europea una valutazione positiva in merito alle nuove tecniche di editing. Il processo di regolamentazione a livello comunitario è fondamentale per garantire che l’Italia e gli altri Paesi europei possano beneficiare in sicurezza delle potenzialità della TEA. Nel frattempo, la comunità scientifica e il settore agricolo italiano continueranno a lavorare con determinazione e impegno per sfruttare le opportunità offerte da queste tecniche innovative, mirando a raggiungere una produzione agricola sostenibile, efficiente e in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione in crescita. La ricerca e l’innovazione rappresentano i pilastri fondamentali per affrontare le sfide future e costruire un futuro agricolo più resiliente e prospero.

Per approfondire l’argomento leggi anche “Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), al via l’esame del disegno di legge

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