29 Marzo, 2024
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Sabato a Testaccio la presentazione dei figli migliori di Roma 2023

Si svolgerà sabato 20 maggio alle ore 11, presso l’Aula Magna Adalberto Libera del Dipartimento di Architettura Roma Tre, entrata Largo Giovan Battista Marzi 10, la premiazione dei Figli Migliori di Roma 2023.
Il premio giunto alla sua settimana edizione è suddiviso in varie sezioni: Roma studia bene, Roma bene comune, Roma abita bene, Roma accoglie bene, Roma cresce bene. La novità di quest’anno è la categoria Roma lavora bene, riservata alle società benefit e alle loro azioni nei confronti della crescita cittadina.
A presentare l’evento Paolo Masini Presidente del Romabpa e la giornalista Natasha Farinelli.
Scuole, associazioni, condomini, comitati di quartiere vincitori potranno realizzare il proprio progetto grazie al contributo di imprese e sponsor. Caratteristica del Romabpa è, infatti, l’idea di fondo che ognuno contribuisce alla crescita sociale della città con i propri mezzi, inclinazioni e competenze. Un concetto profondo di città comunità che non a caso vede il convinto sostegno della Fondazione Adriano Olivetti.
Le proposte sono state valutate da una apposita giuria che va da Rebecca Spitzmiller a Lorenzo Tagliavanti, da Luca Barbarossa a Roberta Serdoz, da Cinthia Bianconi a Paco Lanciano. Categoria speciale e fuori concorso, il cui vincitore sarà individuato direttamente dalla giuria, è Roma parla bene, riservato a chi parla in maniera corretta della città e ne mette in luce le tante buone pratiche (vincitori delle passate edizioni Domenico Jannacone e Luca Cambi, Marino Bisso di Repubblica, Carlo Fontana già capo redattore del Tgr Lazio).
Come ogni edizione, proprio a sottolineare il concetto di città comunità, l’iniziativa è dedicata a quelle persone che hanno dato il loro contributo umano e professionale in sintonia con la mission del premio e che sono scomparse in quest’anno. In questa edizione verranno ricordate le figure del fotografo Carlo Riccardi, di Silvio Di Francia già assessore del comune di Roma, di Anna Vincenzoni, da sempre vicina all’associazionismo e di Emilia Maturi, preziosa figura del Cerimoniale del Campidoglio

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