25 Aprile, 2024
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Dal 2024 il reddito di cittadinanza sarà sostituito dall’assegno di inclusione

Il governo italiano ha deciso di introdurre un nuovo strumento di contrasto alla povertà, l’Assegno di inclusione, che sostituirà il Reddito di cittadinanza dal primo gennaio 2024. L’obiettivo di questa nuova misura è di aiutare le famiglie che hanno membri disabili, minori o over 60 a far fronte alle difficoltà economiche. L’importo dell’assegno può arrivare fino a 500 euro al mese, moltiplicati per una scala di equivalenza che tiene conto del numero e delle condizioni dei componenti della famiglia.

Secondo la bozza del decreto, l’assegno di inclusione sarà condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. I richiedenti devono essere residenti in Italia da almeno cinque anni e gli ultimi due in modo continuativo. Inoltre, la famiglia deve avere un Isee non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza.

Il calcolo del reddito tiene conto anche delle pensioni e dei compensi da lavoro sportivo nell’area del dilettantismo. Inoltre, il valore del patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non può superare i 30.000 euro e non si possono possedere auto con oltre 1600 di cilindrata o moto oltre i 250cc immatricolati nei tre anni precedenti.

L’assegno di inclusione verrà erogato per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi. Nel caso di inizio di lavoro dipendente, la retribuzione non è considerata nel reddito fino a un massimo di 3.000 euro annui lordi.

Per ottenere l’assegno di inclusione, i richiedenti devono effettuare l’iscrizione presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) e presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali entro centoventi giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Successivamente, devono presentarsi ogni novanta giorni per aggiornare la propria posizione. In caso di mancata presentazione, il beneficio economico è sospeso.

I componenti del nucleo familiare di età compresa tra 18 e 59 anni attivabili al lavoro vengono avviati ai centri per l’impiego per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato. La famiglia perde il beneficio economico se uno dei componenti rifiuta un’offerta di contratto di lavoro che preveda un periodo di almeno un mese. Nel caso di contratti tra uno e sei mesi, il beneficio è solo sospeso. In conclusione, l’Assegno di inclusione rappresenta una nuova misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, rivolta a famiglie con membri in condizioni di difficoltà.

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