14 Maggio, 2024
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Rocca, Bianchi e D’Amato, i candidati di punta per le elezioni regionali

Pubblicati i programmi ricchi di promesse e speranze per il futuro della Regione Lazio

Le date per le elezioni regionali sono fissate, 12 e 13 febbraio. In una corsa ci sono tre candidati che, giorno dopo giorno, si scambiano di posizione in quanto a numero di consensi. I loro profili, ormai, sono ben noti, ma vediamo nel dettaglio quali sono le promesse avanzate dalle tre personalità.
Al momento il candidato favorito pare essere quello schierato dal centrodestra, largamente voluto da Giorgia Meloni, ovvero Francesco Rocca, presidente uscente della Croce Rossa Italiana. La coalizione in suo sostegno è composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi moderati e Unione di centro. Il suo programma (a sua detta “non faraonico”) prevede, in via del tutto prioritaria: rifiuti, trasporti ma sull’argomento “salute” che va a imperniarsi con forza: la sanità. Fra le sue dichiarazioni ha suscitato molto interesse quanto segue: «Dobbiamo riportare dignità ai cittadini del Lazio. Credo che questo sarà il mio primo obiettivo. I cittadini non possono andare fuori del Lazio per curarsi. Vedere i cittadini costretti ad emigrare è un’umiliazione che io voglio superare con tutte le mie forze […]. Bisogna trovare risorse sufficienti per fare sì che le prestazioni aggiuntive del personale sanitario consentano l’abbattimento delle liste d’attesa coerente con i bisogni di cura dei nostri cittadini». Un programma che, stando ai primi sondaggi, colloca Rocca al primo posto fra i favoriti della terzina.
Donatella Bianchi, conduttrice del programma “Linea Blu”, ed ex presidente del WWF, è la candidata su cui ha puntato il tutto e per tutto il M5S. Il suo scopo principale è quello di far sì che non venga interrotto il dialogo con i cittadini laziali, per questo è decisa – sin da subito, in caso di elezioni – ad ascoltare le parole sin da subito e raccogliere le esigenze dei cittadini laziali nei territori: «Ascolterò le loro voci e farò in modo che questo dialogo non rimanga confinato nel classico programma della campagna elettorale». Tra le proposte della Bianchi spiccano i temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e la transizione ecologica. Un ulteriore punto su cui è doveroso soffermarsi, poi è quello della lotta alle disparità sociali che «hanno contraddistinto la mia vita professionale e la mia crescita come cittadina. Si tratta di valori non negoziabili che giorno dopo giorno ho ritrovato nell’azione politica del Movimento 5 Stelle e che sono alla base della proposta programmatica per il Lazio che ho condiviso con il presidente Giuseppe Conte».
Infine, Alessio D’Amato, assessore alla sanità della Regione Lazio (ben noto in quanto alfiere della lotta contro il Covid-19), è il candidato presentato dal centrosinistra. Nel suo programma – di circa cento pagine – si parla di “introduzione del reddito di formazione”, ovvero «una indennità mensile di 800 euro destinata a disoccupati, giovani in cerca di prima occupazione e donne con figli a carico in cerca di ricollocazione», cui segue il programma “Lazio impresa 4.0” rivolto alle piccole e medie imprese, l’iniziativa di rendere il trasporto pubblico gratuito per gli under 25 e over 70, la creazione di una piattaforma incentrata sulla sicurezza stradale al fine di ridurre drasticamente il numero degli incidenti, la creazione di un assessorato per i diritti civili, l’applicazione del trasferimento dell’ospedale “Bambino Gesù” al Forlanini: Spero che tutti i candidati condividano l’idea della creazione di una grande cittadella della salute a partire dal trasferimento dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù al Forlanini. Vorrei creare nell’area compresa tra il Forlanini, lo Spallanzani e il San Camillo la più grande cittadella della salute europea».
Lucrezia Roviello

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