19 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Aspetti evolutivi e psicologici della lettura

La lettura, proprio come la scrittura, offre la grande opportunità di farci immergere in grandi emozioni, ci offre la possibilità di evocare importanti ricordi ed esperienze vissute. Da un punto di vista psicologicamente più profondo qual è il vero senso della lettura? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association.

Perchè è importante leggere i libri?

Recenti ricerche interdisciplinari tra metodi d’apprendimento e neuroscienze, hanno dimostrato che la lettura attiva la plasticità e le reti neuronali, per cui aumenta l’intelligenza, favorisce lo sviluppo psicologico e il mantenimento di un buon funzionamento mentale. La lettura, inoltre, arricchisce il linguaggio aumentando il numero di parole conosciute e migliorando la sitassi, favorisce la comprensione degli avvenimenti e incoraggia a pensare in modo critico.

Quali sono a Suo avviso i vantaggi della lettura e in particolare nei bambini?

 I libri cartacei hanno una componente sensoriale importante soprattutto nei bambini. Toccare la carta, il suo profumo, utilizzare di matita ed evidenziatore per sottolineare e scrivere annotazioni, stimolano la motricità fine (attraverso il movimento delle dita) che stimola la memoria visiva, favorisce la memoria e il pensiero astratto, indispensabili negli anni della scuola e poi nel lavoro.

Da un punto di vista emotivo e più profondamente psicologico qual è il senso della lettura?

 Ogni libro di per sé è un “oggetto transizionale” che ci mantiene in contatto profondo con le persone che amiamo. La lettura è come un “portale”, che ci immette in mondi inesplorati e nuove realtà, espone a stimoli complessi emotivi, sensoriali e inconsci, rende curiosi e più capaci di adattarsi a pensieri nuovi e insoliti, rende mentalmente aperti e flessibili. L’elasticità mentale aiuta a cercare soluzioni nuove e originali anziché esser guidati dall’abitudine. La lettura richiede tempo, abitua alla lentezza operosa, a rispettare i propri tempi e i tempi della realtà. I Social sono l’opposto dei libri, poiché offrono un divertimento senza nessuno sforzo mentale, distraggono e ipnotizzano, non richiedono l’attenzione e la concentrazione necessarie per leggere.

La lettura, proprio come la scrittura, offre la grande opportunità di farci immergere in grandi emozioni, ci offre la possibilità di evocare importanti ricordi ed esperienze vissute, cosa può dirci a riguardo?

Leggere permette di viaggiare dentro noi stessi, favorisce altresì, quella che comunemente viene definita “introspezione”, poiché permette di associare liberamente e attraverso le immagini che evoca mette in contatto con i propri ricordi e le esperienze vissute. La lettura è uno straordinario esercizio psichico, richiede di assaporare le parole, di soffermarsi sui particolari, di ritornare su un concetto ombroso, di soffermarsi a godere di un suono, di una parola, proprio quella, ricca di significato per sé stessi. È una macchia del tempo che ci avvicina al nostro passato stendendolo davanti ai nostri occhi e ci proietta nel futuro ricchi di nuovi progetti, pieni di speranza e di piacere.

Con serendipity, si indica la logica della scoperta casuale o in senso più ampio il fenomeno della conoscenza accidentale. Secondo Lei, quali sono gli elementi che agiscono sulla nostra mente attraverso la serendipity, leggendo un passo di un libro?

La lettura evoca atmosfere straordinarie, le parole accompagnano in nuovi mondi, il dialogo con la voce narrante suscita emozioni mai vissute prima. Quando appare argomento un concetto o un’informazione. Ehi prima sconosciuta, improvvisamente lo si nota ovunque. I libri sono scritti proprio per trasmettere conoscenze ma hanno il potere di far risuonare dentro sé stessi cose note inconsciamente e intuitivamente, mai condivise prima, rendendole reali. Nel momento in cui avviene questo incontro, la scoperta attiva una cascata associativa che piano piano si trasforma in una rivelazione, un insight, una presa di coscienza. La lettura arricchisce anche per questo e causa quella che amo definire “l’incurabile dipendenza dal sapere”.

Quali consigli si sente di dare a chi sottovaluta l’importanza della lettura o a chi decide di rinunciarci?

 I racconti stimolano la fantasia e la creatività, aiutano di costruire narrazioni e alimentano la capacità di raccontare sé stessi. Nei bambini la voce della mamma e del papà che leggono una fiaba, un racconto, una filastrocca li avvicinano alla realtà attraverso una voce amata e carica di affetto. La voce di un genitore che legge, dà un grande piacere, incuriosisce verso i libri in sé e la lettura, abitua all’ascolto di audiolibri, podcast e musica, incuriosisce su quello che gli “altri” hanno da dire.

Leggere aiuta a stare meglio, è una “medicina naturale”, è curativa, divertente, rilassante, emozionante.Oggi sappiamo che soltanto il 16% della popolazione legge un libro, è una grande perdita per chi non lo fa. Per essere stimolati a leggere bisogna leggere ciò che piace. Leggere non è una punizione, un dovere, un obbligo. Libri cartacei, in pdf, ebook per chi inizia si equivalgono, il contenuto arriva lo stesso.

Agli adolescenti, bisogna dire che leggano quello che piace loro, fantascienza, fantasy, graphic novels, tutto quello che può avvicinarli piano piano alla lettura dei classici. Molte persone si scoraggiano perché fanno un percorso al contrario, iniziano con “mattoni” indigeribili perché linguisticamente troppo complicati e senza una gradualità tra linguaggio semplice del parlato dei Social e il linguaggio più articolato e complesso della scrittura. Per poter apprezzare un libro bisogna poterlo capire. La parola d’ordine è “un passo alla volta”.
Marialuisa Roscino

 

 

 

 

 

Ultimi articoli