Il βdecalogo per un nuovo patto socialeβ preparato da CNA in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, Γ¨ stato recapitato ai candidati del territorio in cui opera la CNA di Viterbo e Civitavecchia. A spedire il pacchetto di proposte per riavviare lo sviluppo economico e sociale del Paese, il presidente territoriale, Alessio Gismondi, con la segretaria, Luigia Melaragni.
Transizione green; digitalizzazione; superamento del deficit demografico; evoluzione delle regole e degli assetti istituzionali euroΒpei; un nuovo patto intergenerazionale; riduzione dei divari territoriali, ecoΒnomici e sociali; tutela e valorizzazione del paesaggio e del patriΒmonio artistico e culturale; una chiara strategia a sostegno della filiera del turismo per promuovere e rendere ancora piΓΉ attrattiΒvo il Paese: sono questi, per la CNA, alcuni dei pilastri sui quali costruire unβagenda che guardi al futuro.
Ma, per affrontare le tante e complesse sfide che sono di fronte allβItalia, bisogna βripartire da solide radiciβ, per citare il claim scelto dalla Confederazione, recuperando le grandi scelte strategiche e sostenendo il modello di sviluppo italiano, che poggia sul dinamismo e sulla vivacitΓ dellβartigianato e della piccola impresa. Dice Gismondi: βEβ ora di prendere atto che il 99,4 per cento delle imprese hanno meno di 50 dipendenti e contribuiscono al 63,4 per cento dellβoccupazione complessiva. Il 23,1 per cento sono artigiane. Proprio grazie agli artigiani e ai piccoli imprenditori, che operano in sintonia con le comunitΓ locali e sono fonte di continua innovazione, il Paese ha retto, per esempio, anche in un momento terribile come la pandemiaβ.
βChi si candida – sottolinea il presidente della CNA – deve avere piena consapevolezza del fatto che artigiani e micro, piccole e medie imprese rappresentano la quasi totalitΓ del sistema produttivo ed assumere lβimpegno ad attuare politiche di reale sostegno e valorizzazione di questa realtΓ cosΓ¬ vitale per lβeconomia e per la tenuta del tessuto sociale dei nostri territori. Tanto piΓΉ adesso che sulle imprese pesano difficoltΓ e incognite legate ai costi energetici e delle materie prime alle stelle, alla guerra, alla crisi climatica, al ritorno dellβinflazioneβ.
La portata delle sfide richiede, secondo la CNA, un nuovo patto sociale, per concertare le soluzioni di tenuta e rilancio della struttura economica dellβItalia, prevedendo il coinvolgimento dei soggetti che nel tempo hanno dimostrato di saper coniugare interessi compositi in una dimensione ampia della societΓ .
Il pacchetto di proposte Γ¨ suddiviso in dieci capitoli. Per ciascuno, sono indicati le azioni e i provvedimenti ritenuti indispensabili. Il primo, dedicato allβenergia, mette al centro la transizione ecologica, lβincentivazione della produzione da fonti rinnovabili finalizzata allβautoconsumo delle piccole imprese e la stabilizzazione degli ecobonus per la riqualificazione energetica degli immobili.
Focus, poi, su tutti gli altri temi che da tempo la Confederazione ha posto allβattenzione della politica: semplificazione; politica industriale; export, made in Italy e turismo; lavoro, contrattazione collettiva, formazione e rappresentanza; fisco; concorrenza; infrastrutture; legalitΓ ; welfare e pensioni. E, naturalmente, la richiesta che sia garantita lβattuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel rigoroso rispetto delle scadenze previste, anche per offrire le migliori opportunitΓ nel fare impresa a giovani, donne e professionisti.


