20 Aprile, 2024
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Si punta a tutela e valorizzazione del patrimonio culturale storico privato

Sostenere il settore delle attività culturali favorendo la promozione ed il restauro delle dimore storiche. È questo il fine del Protocollo d’intesa sottoscritto oggi dall’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e dall’Istituto per il Credito Sportivo (ICS). Un impegno che si concretizza nello stanziamento di un plafond di 30.000.000 di euro a beneficio anche di ADSI e dei suoi Soci, per investimenti nella tutela e nel restauro del patrimonio culturale storico privato. Particolare importanza sarà riservata ai progetti di sostenibilità secondo i criteri ESG, ai temi dell’efficienza energetica e dell’abbattimento delle barriere architettoniche, alla messa in sicurezza, all’implementazione tecnologica delle infrastrutture e alla digitalizzazione del patrimonio culturale. Una collaborazione, quindi, che aiuta la ripresa economica e sociale attraverso la valorizzazione delle attività culturali.


“La firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e l’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) – ha affermato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – rappresenta un altro passo importante per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Le dimore storiche italiane sono una testimonianza fondamentale da conservare e custodire perché sono parte integrante dell’identità, della bellezza e dell’attrattività del nostro Paese”.

“Tramite la convenzione con l’Istituto per il Credito Sportivo disponiamo finalmente di uno strumento finanziario ad hoc per conservare, valorizzare e gestire le dimore storiche. Risorse utili e fruibili da subito, a partire per esempio da chi in ADSI ha deciso di partecipare al bando per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici previsto dal PNRR. Crediamo che la collaborazione tra queste due realtà possa costituire un modello per chi si occupa del patrimonio culturale privato e per quei tanti istituti di credito che apprezzano il nostro mondo pur non riconoscendogli il valore necessario ad avviare progetti concreti. Questo non toglie l’inevitabilità dell’impegno dello Stato – anche nell’erogazione di fondi – sia perché sostanziale, sia perché garanzia di un disegno di sviluppo del Paese che non può prescindere dal proprio patrimonio culturale”, ha dichiarato Giacomo di Thiene, presidente di ADSI.

“Le dimore storiche – ha dichiarato il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi – rappresentano una parte rilevante del patrimonio culturale italiano, che va certamente tutelato e, allo stesso tempo, deve essere valorizzato, creando quelle sinergie in grado di promuoverne l’unicità, garantendone la più ampia fruizione, anche in un’ottica di utilità sociale. Il cosiddetto ‘museo diffuso’ rappresenta una filiera produttiva e una rete preziosa che intendiamo e vogliamo sostenere attraverso lo stanziamento di un plafond di 30 ml. di € a favore dell’ADSI e dei Suoi Soci, per mutui finalizzati a investimenti relativi proprio alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, di luoghi e immobili destinati ad attività culturali e di beni storici vincolati o eventualmente non vincolati, di rilevante interesse storico-artistico. La Convenzione firmata con l’ADSI rappresenta un’altra grande e concreta opportunità di collaborazione che consente all’Istituto di consolidare il suo ruolo di banca sociale per lo sviluppo sostenibile dell’Italia attraverso lo Sport e la Cultura, volano fondamentale per l’economia locale e l’identità nazionale”.

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