25 Aprile, 2024
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Assolidi scrive al ministro Franceschini

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Assolidi ha scritto al ministro Franceschini – “Egregio Ministro Le scrivo a nome della Libera Associazione Assolidi di Tarquinia per sottoporre alla sua attenzione la critica situazione in cui, da anni, versa il cosiddetto “Porto Clementino” un monumento che si trova sul litorale di Tarquinia il cui impianto originario risale al V secolo avanti Cristo.
Il monumento che è stato protagonista della storia del territorio tarquiniese per venticinque
secoli, è destinato a scomparire distrutto dalle mareggiate alle quali è esposto; questo scempio si protrae da alcuni decenni, ma negli ultimi anni ha assunto dimensioni che, se non contrastate con misure tempestive ed adeguate, determineranno la sua totale distruzione.
La scelta di rivolgerci direttamente a Lei, titolare del Ministero competente per i beni storici e archeologici, è stata determinata dal constatare una totale assenza di interventi a tutela del Monumento da parte di quei soggetti pubblici che avrebbero dovuto impegnarsi nella sua messa in sicurezza e recupero.
La questione dello scempio del “Porto Clementino” è stata più volte riportata sulla stampa locale e sulla questione è stato realizzato un servizio dalla trasmissione satirica di Canale5 “Striscia la notizia” nel corso della quale l’allora neo assessore a LL.PP. del Comune di Tarquinia promise un suo sollecito intervento.
A tutt’oggi non è stata annunciata, né tanto meno eseguita alcuna opera.
La stessa incuria riservata al “Porto Clementino” si ritrova anche in altri siti del territorio, tra tutti cito la poco distante area archeologica di Gravisca che cela le vestigia di una fiorente città Etrusco-Romana comprensiva di un santuario greco e, da studi fatti negli anni settanta dello scorso secolo, anche di un porto a pianta esagonale simile per forma al Porto di Traiano di Fiumicino.
Eccezion fatta per le zone riportate alla luce, la quasi totalità dell’area archeologica è stata
destinata a parcheggio … Altra situazione grottesca si riscontra presso il Borgo storico facente parte della Riserva Naturale Statale delle Saline di Tarquinia completamente disabitato con molti edifici in stato di avanzata fatiscenza, tra questi anche un “albergo ecologico” realizzato nel primo decennio del corrente secolo, completamente allestito ed attrezzato, mai utilizzato, ed ora alla mercé di chiunque in quanto gli accessi sono aperti e naturalmente incustoditi.
A corredo di quanto scritto allego in appendice alla presente documentazione fotografica che, meglio delle parole, esprime la gravità in cui versano i luoghi.
Rivolgiamo a Lei, Ministro Franceschini, un appello affinché con i poteri che le conferisce il suo Alto mandato intervenga per risolvere positivamente la gravissima condizione del “Porto Clementino” che non appartiene soltanto alla comunità del nostro territorio ma a tutta la Cultura del Paese come anche l’area archeologica di Gravisca ed il Borgo storico delle Saline di Tarquinia. Mi è gradita l’occasione per inviarle i miei più distinti e cordiali saluti”.
Il presidente Pierpaolo Maria Rosati

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