25 Aprile, 2024
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Anguillara, un paese virtuoso anche nel riciclo dell’olio esausto

Nel territorio la raccolta differenziata dei rifiuti è assestata al 70%

 Il Comune di Anguillara da tempo è attivo sul territorio attraverso iniziative volte alla differenziazione della raccolta dei rifiuti, dalla raccolta porta a porta al conferimento degli oli esausti. L’applicazione virtuosa della pratica della differenziazione ha prodotto negli anni risultati sempre più incoraggianti, attestando la percentuale intorno al 70%, secondo le statistiche pubblicate nel 2018.

Sul sito del Comune, viene messa a disposizione del cittadino “Junker”, una App che consente di riconosce la tipologia di rifiuto tramite lettura del codice a barre e fornisce istruzioni sulla modalità di riciclaggio.

Il Comune di Anguillara ha aderito a un protocollo tra i Comuni lacustri (Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano) e il Comune di Oriolo Romano, definendo l’intercettamento dell’olio esausto e l’avvio alla filiera di riuso. Il progetto Europeo OILECO (www.oileco.eu), co-finanziato dal “Programma energia intelligente per l’Europa”, promuove la realizzazione di filiere integrate di intercettazione, recupero e valorizzazione energetica degli oli vegetali post-consumo prodotti dalle utenze domestiche e non.

L’olio esausto è il costituente principale di molti prodotti (lubrificanti, vernici, inchiostri, additivi per la concia delle pelli, saponi, carburanti, combustibili). In Italia, il prodotto lavorato e pulito può essere venduto fino ai 700 euro a tonnellata; si stima si producano ogni anno circa 280.000 tonnellate di olio alimentare esausto, di cui solo una piccola frazione è recuperata, con inevitabili danni ambientali ed economici (questi ultimi soprattutto a carico delle infrastrutture di gestione delle acque reflue) (https://greenaccord.org/progetto-oileco/).

L’iniziativa riveste particolare interesse per i Comuni lacustri che confluiscono nel sistema del depuratore biologico COBIS e che possono così intervenire per la salvaguardia del bacino idrico del lago di Bracciano e contemporaneamente abbattere gli alti costi di gestione.

Il coinvolgimento dei cittadini passa attraverso la motivazione alla raccolta dell’olio esausto che non solo salvaguarda il sistema delle acque, ma consente, dopo opportuno trattamento, la rigenerazione del prodotto a grado combustibile, trasformato in biodiesel. L’iniziativa prevede la sperimentazione, per i Comuni aderenti al progetto, di una conversione dell’olio, agevolandone la valorizzazione in filiere di produzione di energia rinnovabile. Per Anguillara, si è proposto di utilizzare il biodiesel per alimentare la caldaia di una scuola. Con l’aumentare dei costi dei carburanti, una proposta simile potrebbe aprire nuove prospettive, incentivando la cittadinanza alla valorizzazione dei rifiuti.

Davide Licastro

 

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