20 Aprile, 2024
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Nessuna giustificazione per l’assordante silenzio

Chi vuole va, chi non vuole manda. E’ un insegnamento dei nonni di una volta, memorizzato da qualche nipote, non da tutti, ma ancora oggi valido e quanto mai attuale. Nella serata di ieri è andato in scena a Bracciano un confronto fra candidati sindaci “monco”, mancavano due protagonisti, il sindaco uscente Armando Tondinelli e il rappresentante della lista “Un passo per Bracciano”. Giustificatissimo il primo cittadino, che in tempi non sospetti aveva avvisato gli organizzatori dell’assenza, dettata da un’importante visita medica da vivere “non in loco”; anomalo il forfait del candidato Bergodi, trascritto sulla pagina FB della lista di rappresentanza ventiquattro ore prima il confronto fra candidati. Un’assenza dettata, secondo il post pubblicato sul social, dal non reputare “corretto partecipare a un dibattito in mancanza di uno dei candidati alla carica di sindaco di Bracciano, a maggior ragione trattandosi del sindaco uscente e quindi con l’impossibilità di contraddittorio completo”. Ora, a prescindere da un’email inviata senza priorità dal mittente – ma ci può stare, la fretta… e poi… quante email si perdono nel marasma generale dei tanti messaggi inviati a destra e a manca? – buon senso fa intuire che sarebbe bastata una telefonata agli organizzatori del confronto per avvisarli del “no, grazie, non vengo”. Nel rispetto dei volontari che lavorano per l’associazione L’agone nuovo, che certo non è a scopo di lucro e che è impegnata da 28 anni sul territorio, al servizio dei cittadini; nel rispetto delle regole. Nel rispetto di chi si è rimboccato le maniche per far incontrare i candidati scevri da impegni, nel rispetto di chi ha offerto le chiavi della sala per l’incontro, nei confronti di chi poi si è seduto in platea e dell’intera cittadinanza di Bracciano, privata di una delle voci che concorreranno per lo scranno del primo cittadino. Nel rispetto, anche e soprattutto, dei tre candidati che hanno detto “presente!” all’appello (per la cronaca Cozzella, Crocicchi e Spica, in rigoroso ordine alfabetico, nda); che hanno risposto prima a una serie di domande (uguali per tutti, nel segno di massima trasparenza e lealtà fra antagonisti di circostanza) poste da chi ha condotto il dibattito, e poi dai cittadini che hanno assistito al dibattito. Ora, premesso che quello di ieri sera è stato un confronto e non un “raffrontamento contraddittorio”, si sapeva da tempo del forfait del sindaco uscente. Ne deriva che sarebbe bastato un briciolo di umiltà per evitare l’assordante silenzio sopportato dagli elettori di Bracciano.

Massimiliano Morelli
Direttore responsabile L’agone

 

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