25 Aprile, 2024
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Teatrini di carta, diorami, marionette e boccascena a Bracciano

Teatrini, diorami, marionette, boccascena e burattini. Ispirati alla vita, arricchiti con la fantasia, dedicati alla bicicletta, dettati dalla quarantena. Opere d’arte in miniatura, realizzate con materiali semplici, poveri, quotidiani, spesso di riciclo, seguendo impostazioni classiche, interpretate personalmente, istantaneamente, sorprendentemente, allegramente.
“Non solo per gioco” è il titolo della mostra di teatri di carta, diorami, marionette e boccascena di Fernanda Pessolano fra artigianato d’arte e sperimentazioni architettoniche, suggestioni di spettacoli e riferimenti di letteratura, giochi infantili e tradizioni inconsuete. Piccoli mondi apparentemente antichi e invece attuali, onirici, visionari, ironici. Giochi da guardare e scoprire, da interpretare e ricordare, in cui perdersi e ritrovarsi.
Come scrive Attilio Scarpellini, scrittore e giornalista, nell’introduzione alla mostra: «”Ei blot til lyst. Not for pleasure alone”. Così si leggeva sul teatro giocattolo su cui si aprivano le prime immagini del film di Ingmar Bergman “Fanny e Alexander”. E cioè: non solo per divertimento, non solo per gioco. Anche il “vero” teatro, del resto, si fa sempre per gioco ma sul serio, con la serietà dei bambini quando giocano. Fernanda Pessolano ricrea i piccoli mondi dei “theatre toys” inglesi, dei “guignol” francesi, dei teatrini di ombre, dei diorami, un’intera immagineria nata ai confini, mai del tutto segnati, tra il giocattolo, l’universo dell’illustrazione popolare e l’editoria. Tra rifacimenti di cartamodelli ottocenteschi e invenzioni plastiche, tra miniature di “intérieurs” e città ridisegnate come teatri, si riaffacciano le maschere eterne della commedia dell’arte italiana: gli zanni, gli Arlecchini, gli innamorati che presto si trasferiranno, sotto altri nomi, sui palcoscenici francesi, russi, britannici. Una mostra che è a sua volta un gioco: quello della ricostruzione artigianale che, assieme alla carta, utilizza i materiali più disparati – stoffa, passamanerie, fili di lana, bottoni, legno – per risvegliare dal sonno del tempo un mondo che merita di non essere perduto per lo sguardo dell’infanzia di oggi».

La mostra si inaugura domenica 18 luglio alle 11.30 nel Museo civico di Bracciano, via Umberto I 5, con il Teatro in bicicletta: le opere e il teatrino di Fernanda Pessolano, la cantastorie Caterina Acampora e il musicista Enrico Cresci in una narrazione per bambini dedicata alla Divina Commedia nei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. La mostra, promossa dall’amministrazione comunale, rimarrà aperta fino al 2 ottobre.

 

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