25 Aprile, 2024
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Tende e sacchi a pelo, le Sardine 4 ore dalla presidente del Pd.

Santori: “Il progetto Piazza Grande va certificato in assemblea”.

Zingaretti: “La loro iniziativa? Dimostra che siamo una forza che mobilita”. Morassut: “Levino le tende, non è tempo di ribalte”

Un presidio a oltranza, con tanto di tende e sacchi a pelo. E’ l’idea del movimento delle 6000 Sardine, che questa mattina alle 12 ha dato il via a una manifestazione (“Tutti tamponati”, tengono a precisare) davanti alla sede del Partito democratico all’indomani delle dimissioni del segretario Nicola Zingaretti che si è conclusa dopo le 17. “Ringraziamo Valentina Cuppi per questo
ascolto: non è scontato restare nella sede di un partito per quattro ore, questo ascolto non c’è sempre stato”, dice Mattia Santori. “Abbiamo chiesto di continuare il percorso di piazza Grande certificandolo in assemblea. Siamo pronti a chiedere a Zingaretti di proseguire il percorso fuori dal Pd”.

Alla testa del presidio al Nazareno,  che ricorda l’Occupy Pd che nel 2013 portò i giovani indignati del partito a occupare le sedi locali dei democratici dopo le dimissioni dell’allora segretario Bersani, c’è Mattia Santori. Il volto mediatico del movimento questa mattina ha spiegato le ragioni della protesta in un post su Facebook. Poi, intervistato da ZetaLuiss, risponde anche sulla provocazione di Beppe Grillo, che sul suo blog si è candidato alla guida del Pd: “Grillo può fare quello che gli pare, ma quello che salverà il M5S è una grande coalizione, un campo largo, in cui ognuno mantenga la propria identità”.

Quella delle sardine è una “iniziativa da accogliere con entusiasmo, ha un approccio combattivo costruttivo, io sono entrata nel partito per l’idea di piazza grande, lanciata da Nicola Zingaretti, di un partito vicino alla gente”, ha detto la presidente del Pd Valentina Cuppi prima di ricevere la delegazione delle Sardine. In cinque infatti – tra cui Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli –  sono a colloquio dalle 13 con la presidente dem e sindaca di Marzabotto.

Le critiche: Morassut: “Levino le tende”

Le sardine levino le tende da sotto il Nazareno, si rispettino le regole di sicurezza e le limitazioni che stanno condizionando tutti gli italiani e danneggiando moltissime attività. Con inutili operazioni di visibilità non si rinnova né la sinistra né il Partito Democratico. Non siamo ad una ribalta”. Così su Facebook il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut. “Il Pd – continua – avvii un processo costituente aperto a tutti, sardine comprese, già dal 14 marzo: personalmente è quello che chiedo dal 2016. Non è tempo di ribalte o caminetti: produciamo con serietà fatti concreti”.

Zingaretti: “Il Pd non è un partito del leader, ma con il leader”

Anche il segretario dimissionario commenta positivamente la manifestazione delle Sardine: “Sono energia positiva dell’italia e della democrazia italiana. Il fatto che si siano mobilitate conferma che il Pd è una grande forza della democrazia italiana”, dice Zingaretti a margine dell’inaugurazione dell’hub vaccinale alla Termini di Roma. E rassicura: “Il Pd non è un partito del leader, ma con il leader. Io ho sollecitato un momento di chiarezza: troveremo la strada. Agli italiani che guardano a noi dico: non preoccupatevi”. Anche se sottolinea che “nel Pd da mesi, settimane è nata una voglia di dibattito che si è concretizzata in un martellamento quotidiano”.

Il post di Santori

“Oggi si va al Nazareno a dire che le assemblee tra pochi non bastano più. Oggi andiamo a chiedere che inizi una nuova fase costituente: aperta, democratica, innovativa. Non per il Pd, non per le Sardine. Ma per tutti gli apolidi della politica”. E continua: “Ci sono mattine in cui vorresti startene a letto. Giorni in cui ti dici ‘chi me lo fa fare?’. Mesi in cui rimpiangi di non essertene stato zitto e buono. Poi ti guardi intorno e vedi ancora schiere di opinionisti, flotte di disillusi, plotoni di culi pesi e tastiere pesanti. Apprezzo i benpensanti ma non è con le penne fini che le cose cambieranno. Stimo gli intellettuali ma credo che quando si tratta di ricostruire serva soprattutto chi si sporca le mani. Pensate quello che vi pare, ma la crisi del Pd – scrive ancora Santori su Facebook – è la crisi del centrosinistra, una crisi che ci riguarda e che vi riguarda anche se la politica vi fa schifo o vi ha stancato. Datemi del pazzo ma ho visto troppa bellezza quest’anno per riuscire a rassegnarmi”.

Il tweet critico di Calenda

Critico nei confronti della manifestazione è Carlo Calenda, che ieri ha manifestato la sua solidarietà al segretario dem dimissionario: “Le piaghe del Pd, trasmutazione di Conte in Leader, la morte prematura dei segretari maschi, la pioggia di primarie e correnti, le tenebre del populismo, l’invasione delle sardine…”, scrive il leader di Azione su Twitter.

(La Repubblica)

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