20 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Recovery, Renzi attacca il piano di Conte: «Collage raffazzonato …

… senza accordo noi fuori dal governo»

Leu: vanno aumentati i fondi destinati alla Sanità. Il Pd lavora a un documento ma avverte: «Il piano non è da rifare»

I partiti presentano le loro osservazioni al Recovery plan predisposto da Palazzo Chigi. E Renzi va giù duro contro Conte: il suo piano è un collage raffazzonato, senza accordo noi siamo fuori dal governo. Poi attacca il Movimento Cinque stelle che in commissione al Senato ha votato contro la Tav: sono loro a congiurare contro il governo, sostiene il leader di Iv. E insiste chiedendo a Conte di cedere la delega sui servici segreti: «Noi non vogliamo che si facciano scherzi sui temi sulla sicurezza e chiediamo che il presidente del Consiglio affidi la delega ai servizi ad una persona terza». Il Recovery plan sarà al centro di una due giorni di incontri il 29 e il 30 dicembre fra i partiti e i ministri dell’Economia Gualtieri e delle Politiche Ue Amendola.

Leu: aumentare i fondi destinati alla Sanità

“Abbiamo presentato al presidente del Consiglio le osservazioni e le proposte di Liberi e Uguali per il Recovery Plan italiano. Nel documento abbiamo ritenuto fondamentale riaffermare che i fondi destinati alla Sanità, pari ad appena 9 mld, sono largamente insufficienti, anche tenendo conto di alcuni programmi trasversali”. Questo fanno sapere i presidenti dei gruppi Parlamentari di LeU Loredana De Petris e Federico Fornaro.

Il Pd: lavoriamo a un documento ma il piano non è da rifare

“Io non penso affatto che il Recovery sia tutto da rifare. Il Pd su richiesta del Presidente del Consiglio sta lavorando a un documento da consegnare prima della riunione del Consiglio dei Ministri che lo dovrà adottare per poi iniziare l’iter parlamentare. Sono settimane che lavoriamo per contribuire a scelte strategiche per l’Italia. Lo abbiamo fatto sempre in maniera costruttiva e responsabile, continuiamo e continueremo a farlo con questo spirito. Il resto sono pettegolezzi” ha precisato il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Il Pd comunque ha recapitato a Conte delle osservazioni con un concetto chiave:“Il Recovery deve cambiare l’Italia”. Grande attenzione al green, alla transizione ecologica, e all’innovazione, ma con fondi dati anche alle startup. Poi parità di genere, istruzione, maggiori fondi per gli asili nido e le infrastrutture sociali, cultura, commercio. Riflettori su mezzogiorno, sulla sanità e sulle riforme sul lavoro: si rischia di arrivare al termine del blocco dei licenziamenti senza una riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, teme il Pd che in questo documento ha messo nero su bianco tutti i suoi timori.

Renzi: mercoledì Iv da Gualtieri con 61 proposte

“Mercoledì mattina il ministro Gualtieri ospiterà la delegazione di Iv: andranno i capigruppo Faraone e Boschi e le ministre Bonetti e Bellanova. Con questa delegazione presenteremo 61 punti su cui al momento non siamo d’accordo delle 103 pagine di Next generation Eu. Dico ‘al momento’ perché chiederò ai parlamentari di Iv di indicare eventuali ulteriori suggerimenti. Andremo combattivi come sempre” annuncia il leader Iv Matteo Renzi in una conferenza stampa in Senato. “La controproposta di Iv è partire dalla parola Ciao. Il progetto Ciao tiene insieme Cultura, Infrastrutture, Ambiente, Opportunità. Il filo rosso è la parola lavoro. Pensiamo si possano creare migliaia di posti di lavoro” aggiunge Renzi. Ma non è finita qui. “Ci sono i 19 miliardi su scuola, università e ricerca: proponiamo di raddoppiare la cifra sul capitale umano. L’Italia deve candidarsi a prendere il posto degli inglesi nell’attrattività di Erasmus: diciamo a Pd, M5s e Leu di puntare sullo ius culturae dando la cittadinanza agli studenti universitari che verranno a studiare in Italia” incalza il leader Iv. “Il Mes per la sanità: su questo punto non torniamo indietro”, aggiunge. “I denari del Recovery fund sono più condizionati di quelli del Mes. Oggi si contano 273 medici morti, trovo vergognoso che si stia ancora a discutere dei 36 miliardi del Mes”.

Proposta M5S in prossimi giorni, al centro giovani-Green

La proposta sul Recovery Plan del M5S “è pronta e nei prossimi giorni la discuteremo con le altre forze di governo. Proprio nel solco dello spirito con cui si è aperta questa nuova prospettiva europea, al centro ci sono i giovani, che hanno già pagato lo scotto di due crisi, a causa di leggi che precarizzavano il lavoro e dei tagli ai servizi pubblici essenziali, come la scuola. Sono proprio gli investimenti nell’istruzione, oltre a digitalizzazione e svolta green, quelli che dovranno avere la priorità” dichiarano il capo politico del M5S Vito Crimi e il capodelegazione Alfonso Bonafede.

(IlSole24Ore)

Ultimi articoli