20 Aprile, 2024
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Bruxelles Regeni e Zaki: risoluzione del Parlamento europeo sui diritti umani violati

Chiesta un’indagine indipendente e trasparente su quanto accade in Egitto, per assicurare che i responsabili siano chiamati a risponderne. «Il processo in Italia comunque si farà»

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione dove, citando come esempi i casi di Giulio Regeni e Patrick George Zaki, chiede un’indagine indipendente e trasparente su tutte le violazioni dei diritti umani in Egitto, per assicurare che i responsabili siano chiamati a risponderne.

Nel testo – 434 sì, 49 contrari e 202 astenuti – si chiede all’Ue di esortare le autorità egiziane a collaborare e fornire gli indirizzi di residenza dei 4 agenti indagati, come richiesto dalla legge italiana, e si esprime “sostegno politico e umano” alla famiglia Regeni nella ricerca della verità. Quanto a Zaki, viene chiesta la scarcerazione immediata.

Intanto sulla tragica vicenda delle torture e della morte di Giulio Regeni è intervenuto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Il 25 gennaio, la tragica data dell’anniversario della scomparsa di Giulio Regeni, c’è il Consiglio degli Affari esteri dell’Unione Europea – ha detto il ministro a Bologna-. Porteremo la discussione su Giulio Regeni in quella sede, sentirò Borrell nei prossimi giorni, e lavoreremo a discussione che permetterà e darà l’occasione a tutti gli Stati membri di prendere posizione”. L’impegno, è infatti quello di “arrivare alla verità” e la posizione del ministero e del Governo è che “sui diritti umani non si arretra”.

“Noi ci muovendo: siamo arrivati a un punto di svolta, l’indagine italiana sta facendo un lavoro straordinario ed è molto solida. In questa fase noi chiediamo all’autorità egiziane di darci il domicilio di queste quattro persone perché si possa continuare a lavorare e processarle secondo le regole ma fino ad ora questa collaborazione non c’è stata. Su questo punto noi chiediamo una posizione univoca dell’Europa”. Così la vice ministra degli Esteri Marina Sereni a Radio 24 parlando dell’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni, sottolineando che “il processo in Italia comunque si farà”.

I partigiani dell’Anpi lanciano un appello al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedere giustizia per Giulio Regeni. Con una serie di video, chiedono giustizia per il giovane studente torturato e ucciso in Egitto. “Signor presidente – dice Gastone Cottino – sono un partigiano e le chiedo giustizia per Giulio Regeni. Adesso”. “È passato troppo tempo, troppo dolore – afferma -. Faccia rispettare i diritti umani e la dignità del nostro Paese“.

(Avvenire)

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