6 Maggio, 2024
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Verifica, dopo la lettera di Renzi anche il Pd presenta le sue richieste: “Mes subito”.

 Di Battista attacca l’ex premier: “Telegonfiato”

Nella serata di giovedì 17 l’incontro (già rinviato) tra il capo del governo e il leader di Italia Viva. Le reazioni politiche al documento inviato a Palazzo Chigi, per Orlando (Pd) “no a veti e ultimatum”. E Buffagni (5S): “Uno show”. Ma anche i dem pungolano il premier

Gli dà del “telegonfiato”. Lo bolla come uno che “non è interessato alla politica nobile” ma solo a “nomine e potere”. Così Alessandro Di Battista, anima “ribelle” del Movimento 5 Stelle, attacca l’ex premier Matteo Renzi a poche ore dal chiarimento rinviato a stasera alle 19 tra Giuseppe Conte e lo stesso leader di Italia Viva. Ma intanto anche il Pd presenta il suo dossier di richieste al premier con la campagna “Le cose da fare. Ora”, che racchiude le proposte “come contributo al programma di governo”. Tra le slide anche quella sull’uso “del Mes per il potenziamento della sanità”.

A parte le parole pesanti di Di Battista, però, sono tante le reazioni alla lettera dell’ex rottamatore. Dalle dichiarazioni di Andrea Orlando, numero due del Partito democratico, alle frasi di Stefano Buffagni, viceministro in quota 5 Stelle, alle dichiarazioni della ministra renziana Teresa Bellanova che, invece, invita a leggerla quella lettera quale esempio di “politica” tra “spunti, idee e proposte”.

Le reazioni

“La tensione c’è, noi crediamo si possa discutere di tutto ma senza ultimatum”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ospite di Omnibus su La7, parlando delle tensioni tra Italia Viva e il presidente del Consiglio, a poche ore dal chiarimento Renzi-Conte che si tiene stasera. “Questa è una coalizione eterogenea, che va avanti se si trovano punti di mediazione, noi siamo abbastanza stanchi dei veti incrociati e che si continui a pensare di affrontare questi veti solo attraverso i rinvii. Noi, piuttosto che parlare di organigramma, come si sta facendo, vorremmo parlare di cronoprogramma”.

Intanto, la ministra renziana per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, invita su Facebook a leggere la lettera che Matteo Renzi ha inviato questa mattina al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “perché indica con chiarezza la nostra posizione. Vogliamo la politica. E allora eccola, la politica. Spunti, idee e proposte che in questi mesi abbiamo più volte portato sui tavoli di governo, inascoltati”, spiega.

Dal Movimento 5 Stelle, tuttavia, è Alessandro Di Battista ad attaccare via Facebook: “A Renzi non è mai interessata la Politica. Per lo meno quella nobile. Certamente gli interessano le nomine ed il potere. Non gli frega nulla dei soldi del Mes (se avesse tenuto alla sanità pubblica non avrebbe tagliato miliardi su miliardi). Non gli frega nulla delle task force. Non gli frega nulla dei fantomatici pieni poteri di Conte. Nulla di nulla. Chissà, forse, gli interessa la partita della cybersecurity (una partita gigante dal punto di vista economico e di potere)? Forse gli interessano le nomine in Rai? Forse gli interessano le nomine nella holding di Ferrovie dello Stato? Magari gli interessa la nomina del prossimo comandante generale dell’Arma dei Carabinieri? In lizza, infatti, pare esserci il Generale Marucciafedelissimo dell’imputato Del Sette. Ricordo che Del Sette, ex-comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, è a processo per favoreggiamento e rivelazione di segreto nell’inchiesta Consip. L’Italia non sarà mai un Paese del tutto libero fino a quando non verranno creati percorsi trasparenti, nuovi e soprattutto sganciati dai partiti politici per le nomine pubbliche. Anche per questo ho chiesto al Movimento, come mia condizione imprescindibile, la creazione di un comitato di garanzia su tutte le nomine pubbliche. Per quanto riguarda Renzi suggerisco, ancora una volta, di non assecondare questo super-tele gonfiatole cui bugie hanno superato ampiamente il numero dei suoi elettori”.

E sempre dal Movimento, Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo economico, dichiara ad Agorà su Rai Tre: “Ho letto anche questa lettera che ha mandato Renzi, ovviamente ai giornali anche oltre al Presidente del consiglio, mi sembra che ci sia anche un po’ di show, perché dà del populisti da una parte, ma poi lui ne scrive abbondantemente”.

(La Repubblica)

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