18 Aprile, 2024
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Coronavirus. L’appello della ministra Lamorgese: shopping con reponsabilità

Piano del Viminale: 65mila agenti per vigilare su spostamenti e assembramenti. A Avvenire: i controlli saranno puntuali, cittadini ed esercenti evitino di compromettere la sicurezza sanitaria di tutti

«Controlli sugli spostamenti, sugli assembramenti e sull’utilizzo della mascherina saranno puntuali. E, come sempre, verranno eseguiti con equilibrio dalle forze di polizia», assicura il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che – con una dichiarazione ad Avvenire – lancia un accorato appello alla prudenza e allo shopping responsabile: «In questa fase in cui abbiamo scelto di non chiudere le attività commerciali – argomenta Lamorgese –, soprattutto nelle vie e nelle piazze dello shopping servirà anche il senso di responsabilità dei singoli cittadini e degli esercenti per evitare di compromettere la sicurezza sanitaria di tutti noi».

L’appello del ministro si fonda sulla consapevolezza della difficoltà oggettiva, per ragioni di ordine pubblico, di attuare controlli capillari davanti ai negozi (e dentro gli stessi) in caso di presenze eccessive o di mancato uso delle precauzioni previste.

In concreto, la circolare del ministero dell’Interno a prefetti e questori con indicazioni e procedure per i controlli sugli spostamenti natalizi è in fase di scrittura e potrebbe essere ultimata e inviata già oggi. Ma già dalle scorse ore, in vista del fatto che mezza Italia sta per diventare “gialla”, al Viminale era in piena elaborazione il piano per verificare il rispetto da parte dei cittadini delle norme contenute nel nuovo Dpcm.

Secondo quanto si apprende, il piano prevede controlli intensi, ma senza la stessa “rigidità” applicata in primavera durante il lockdown perché in quel caso i divieti erano molto più stringenti.

In particolare, l’attenzione sarà puntata sul rispetto del coprifuoco, sui divieti di spostamento (con verifiche a campione che aumenteranno di numero nei giorni di festa e nei weekend) e sul monitoraggio, anche con i droni, di strade e piazze dello shopping per evitare gli assembramenti: a Roma i primi controlli partiranno già nel fine settimana e via via seguiranno in tutto il resto d’Italia.

Secondo quanto anticipano fonti ministeriali, su tutto il territorio nazionale potrebbero essere impiegati 65mila agenti – fra poliziotti, carabinieri e finanzieri – oltre ai 7.800 militari già impegnati nell’operazione Strade sicure (753 dei quali facenti parte della cosiddetta “aliquota Covid”).

Prima del 20 dicembre (forse giovedì 17) potrebbe tenersi un Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per esaminare nel dettaglio la situazione e le misure da adottare. E dopo il 20, salirà l’intensità di controlli e verifiche sugli spostamenti in auto (con posti di blocco e pattuglie su autostrade e sulle statali e provinciali più battute, con attenzione agli snodi in prossimità delle località di villeggiatura, dove è più alta la presenza di seconde case.

Controlli anche nelle stazioni, ai posti di frontiera e nei porti e non è escluso che i droni siano impiegati pure per valutare i flussi stradali e per vigilare sull’ordine pubblico.

Fra i timori, quello che si verifichi un esodo di massa da Nord a Sud, poche ore prima della chiusura: «Il 19 e 20 dicembre – ragiona il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – rischiamo di rivedere quello che successe nella notte tra il 7 e l’8 marzo». Sorvegliati speciali pure gli aeroporti, dove la sola Alitalia ha già visto un incremento di prenotazioni del 50% tra il 17 e il 20 dicembre.

(Avvenire)

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