16 Aprile, 2024
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Covid. Il nuovo Dpcm: coprifuoco “lungo” il 31, scuola dal 7 gennaio con il 75% in Da

Misure in vigore dal 4 dicembre, illustrate dal premier Conte: cenone in camera per chi è in albergo. Sci vietato, la stagione riparte il 7 gennaio. Scontro con le Regioni

Gioved’ 3 Dicembre alle 20.15, da Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i contenuti del nuovo Decreto (Dpcm) in vigore dal 4 dicembre sulle misure per l’emergenza Covid. Confermate tutte le anticipazioni delle ore precedenti.

«Con 993 morti è impensabile allentare le misure», ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia dopo il vertice–scontro con i governatori. La Conferenza delle regioni ha espresso «stupore e rammarico» per l’approvazione del decreto e sottolineato che le «forti limitazioni a spostamenti e relazioni sociali rende di fatto pleonastico il pronunciamento su parti essenziali del Dpcm». Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha definito «lunare» lo stop agli spostamenti tra Comuni e quello della Liguria Giovanni Toti ha parlato di un comportamento del governo che «mortifica i sacrifici dei cittadini». «Stupisce» ed è «incomprensibile» lo stupore delle Regioni, ha replicato duro il ministro Boccia: «Le norme inserite nel decreto legge sono state discusse in due riunioni durate 7 ore». Un invito alla tregua è arrivato in serata dal presidente della conferenza Stefano Bonaccini: «Abbassiamo il tasso di polemica perché oggi ci sono quasi mille morti. È un record: il virus non è sconfitto».

Le nuove norme vanno lette insieme al decreto-legge varato

mercoledì sera 2 dicembre inerente gli spostamenti dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.

IL DECRETO-LEGGE SUGLI SPOSTAMENTI: NATALE E CAPODANNO BLINDATI NEI PROPRI COMUNI

Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni o province autonome,

e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato ogni spostamento tra Comuni, salvo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e salute.

COPRIFUOCO RAFFORZATO PER LE NOTTI DI NATALE E CAPODANNO

Nel nuovo Dpcm di Natale resta il coprifuoco, per l’intero periodo natalizio, dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo. Il coprifuoco viene rafforzato dalle 22 del 31 dicembre 2020 alle 7 del 1° gennaio 2021.
Saranno i sindaci a disporre la chiusura di piazze e strade in cui le persone potrebbero assembrarsi il 24 e il 31.

PALESTRE E PISCINE ANCORA CHIUSE

Nessuna deroga nel periodo natalizio per palestre, piscine e sport di contatto: tutto sospeso sino a gennaio.

MESSE, VALGONO I PROTOCOLLI

Eccetto il condizionamento generale che proviene dal coprifuoco nazionale (ore 22), per le Messe e gli accessi ai luoghi di culto valgono le regole di sicurezza definite nei Protocolli.

SUPERIORI, SI RIENTRA IL 7 GENNAIO AL 75%

Nessuna apertura dicembrina delle scuole superiori di secondo grado. Anzi. Si rinvia al 7 gennaio con la disposizione di prevedere studenti in presenza sino al 75%. Sino alle ferie natalizie, le superiori restano quindi in Dad. Le elementari e la prima media restano in presenza anche in zona rossa, anche se alcune Regioni hanno prorogato la didattica a distanza e vanno verso un rinvio della “presenza” al 7 gennaio.

Il Dpcm istituisce un tavolo di coordinamento in capo al prefetto per regolare gli orari scolastici a partire dal 7 gennaio, di modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici.

NEGOZI APERTI SINO ALLE 21, CENTRI COMMERCIALI LIMITATI NEI FESTIVI E PREFESTIVI

Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21 per diluire gli acquisti. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, dove invece restano aperti alimentari, tabaccherie, profumerie…

BAR E RISTORANTI APERTI SINO ALLE 18. IL 31 IN HOTEL SI CENA IN CAMERA

Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle ore 18, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. La novità è che bar e ristoranti potranno stare aperti sempre a pranzo anche il 24 e il 25 e il primo e il 6 gennaio. La ristorazione negli alberghi è sospesa dalle 18 del 31 dicembre alle 7 del primo gennaio, per evitare il cenone: in quella notte, chi è in albergo può cenare solo in camera. Asporto sempre consentito sino alle 22, consegne a domicilio senza limiti di orario.

BARBIERI E PARRUCCHIERI OK, SALVO DIVERSE DISPOSIZIONI DELLE REGIONI

I servizi alla persona restano consentiti salvo diverse disposizioni dei governatori alla luce della situazione epidemiologica.

SCI, SI RIPARTE IL 7 GENNAIO

Gli impianti nei comprensori sciistici sono chiusi. A partire dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico. Restano aperte, però, le attività delle strutture ricettive a condizione che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale.

QUARANTENA PER CHI RIENTRA DALL’ESTERO

Per chi va all’estero tra il 21 dicembre e il 6 gennaio è prevista la quarantena.

LA NUOVA ZONA ARANCIONE: CHIUDONO BAR E RISTORANTI, NEGOZI APERTI

Resta ferma la possibilità per il ministro della Salute di emanare ordinanze per portare in “zona arancione” una Regione in cui l’epidemia corre più veloce. Nella nuova zona arancione si aggiungono queste restrizioni: divieto di uscire ed entrare dalla Regione, divieto di uscire dal proprio comune di residenza, sospensione delle attività di ristorazione e bar (salvo la possibilità di proseguire con asporto e consegne a domicilio)

LA NUOVA ZONA ROSSA: TUTTO FERMO, ANCHE I NEGOZI

Resta ferma la possibilità per il ministro della Salute di emanare ordinanze per portare in “zona rossa” una Regione in cui l’epidemia risulti incontrollabile. Nella nuova zona rossa si aggiungono queste restrizioni: divieto di uscire ed entrare dalla Regione, divieto di spostamento senza motivi di necessità e urgenza, sospensione delle attività di ristorazione e bar (salvo la possibilità di proseguire con asporto e consegne a domicilio), sospensione delle attività commerciali salvo alimentari e farmacie, chiusura anche dei circoli sportivi all’aperto, Dad obbligatoria dalla seconda media in poi.

(Avvenire)

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