19 Aprile, 2024
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Bimbo di due anni muore schiacciato da un armadio in casa: lo trovano in cucina

Tragedia in Alto Adige. Un bambino di due anni è morto in un incidente domestico, avvenuto a Salorno. Il piccolo è rimasto schiacciato sotto un armadio che improvvisamente si è ribaltato. Sul posto è intervenuto il medico d’urgenza che però ha solo potuto constatare il decesso. Indagano i carabinieri.

L’incidente

 La voglia di esplorare che spinge i bambini, senza rendersi conto, a correre seri pericoli. È stata questa probabilmente la causa del terribile incidente. La disgrazia si è consumata in un attimo. I genitori erano entrambi a casa, occupati in altre faccende, quando il piccolo è uscito dalla stanza, infilandosi in cucina. Non è chiaro cosa volesse fare e come esattamente sia successo l’incidente. Probabilmente il bimbo, che a gennaio avrebbe compiuto 3 anni, ha aperto l’anta del grosso mobile di cucina, alto quasi fino al soffitto. È plausibile che abbia iniziato ad arrampicarsi, altrimenti non si spiega il fatto che l’ armadio improvvisamente si sia ribaltato, schiacciando il piccolo con il suo peso. Il padre e la madre hanno sentito l’assordante rumore del mobile che finiva per terra, rovesciando il suo contenuto.

Sono corsi in cucina e si sono subito resi conto della gravità della situazione e hanno lanciato l’allarme. In pochissimo tempo l’ambulanza è arrivata dalla vicina stazione della Croce bianca. Il medico d’urgenza ha inutilmente tentato di rianimare il piccolo, ma gli è rimasto solo il triste compito di costatarne la morte. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri che hanno informato il pm bolzanino Guenther Morandell. Visto che la ricostruzione dei fatti non lasciava dubbi sulla dinamica dell’incidente, il magistrato non ha neanche disposto l’autopsia del corpicino. La salma è stata così direttamente portata alla camera mortuaria di Salorno. I genitori hanno subito un fortissimo choc. Nel paesino al confine con il Trentino, nella val d’Adige a metà strada tra Bolzano e Trento, la notizia è stata accolta con incredulità e sconforto. La famiglia, che viveva in via Marconi, a pochi passi dal centro del paese, era conosciuta. Ora tutti si interrogano sul perché di una tale tragedia.

(Il Messaggero)

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