20 Aprile, 2024
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Black Friday, il governo vede le associazioni: “Non ci sono le condizioni per un rinvio”

Il faccia a faccia di Mise e Mef con i rappresentanti dei commercianti e della grande distribuzione.

Ma manca una posizione unitaria: se per Confesercenti il rinvio “avrebbe garantito parità di condizioni” con l’ecommerce per Federmoda e Aires, aderenti a Confcommercio, è più importante avere norme per competere ad armi pari”, a cominciare dalla web tax

MILANO – Nessun rinvio per il Black Friday. Nonostante le richieste avanzate da diverse associazioni di categoria manca al momento una posizione comune tra i soggetti interessati. E’ questo l’esito del confronto informale che si è svolto oggi tra il governo e le associazioni commerciali  per valutare un possibile slittamento del Black Friday, sulla scorta di quanto deciso in Francia. Al momento però – spiegano fonti di governo –  non ci sono le condizioni per uno spostamento in avanti della data. Su due posizioni diverse in particolare Confesercenti, che aveva chiesto circa una settimana fa al governo il rinvio, con il sostegno di alcune associazioni dei consumatori, a cominciare da Codacons, e Federmoda e Aires, aderenti a Confcommercio.

Nei giorno scorsi si era fatta sentire in particolare la voce di Confesercenti che aveva chiesto un possibile slittamento in avanti dell’appuntamento, per impedire che gli operatori di e-commerce approfittassero della chiusura di molti negozi fisici a causa delle restrizioni imposte dal governo.  In questa situazione, spiega il segretario generale Mauro Bussoni, con “una buona percentuale di imprese chiuse” per le restrizioni legate al Covid, “si crea una condizione di impossibilità di competere e di effettuare vendite in modo diretto. L’incertezza inoltre porta molti ad anticipare gli acquisti natalizi, quindi questo Black Friday rappresenta un’occasione ghiottissima  e se le imprese sono chiuse e opera solo l’on line è necessario garantire la concorrenza”. Magari il rinvio non avrebbe risolto i problemi dovuti al Covid, sottolinea Bussoni, ma “sarebbe stato un atto di buona disponibilità. E se Amazon l’ha fatto in Francia mi domando perché non avrebbe dovuto farlo anche in Italia”. Confesercenti ha presentato un ricorso all’Autorità gante della Concornrenza per chiedere parità di condizioni nell’applicazione delle offerte, considerato che i negozi nelle zone rosse non potranno lanciare alcuna offerta.

I Ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico hanno effettuato un sondaggio informale con le associazioni dei commercianti e della grande distribuzione, ma – spiegano fonti di governo – non è stata trovata una posizione unitaria di tutti i soggetti interessati. In particolare, Federmoda, che fa capo a Confcommercio, ha spiegato che quello che serve è “l’applicazione ai colossi del web di una web tax effettivamente proporzionale ai ricavi ottenuti nel nostro Paese”. Il segretario generale dell’associazione, Massimo Torti, sposta l’attenzione sui “problemi che hanno i piccoli negozi a vivere su un mercato con difficoltà estreme”, con i commercianti di moda che comprano 8 mesi prima e ora rischiano di trovarsi, nel miglior periodo degli acquisti, a “far fronte a vendite minimizzate da questo grande evento”. Disinteressati ad un rinvio del Black Friday anche le catene e i gruppi di elettronica riuniti in Aires (ancora Confcommercio): “E’ più importante per noi avere norme per competere ad armi pari”.

(La Repubblica)

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