25 Aprile, 2024
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In Gran Bretagna, la polizia avverte: “Pronti a bloccare i cenoni di Natale”

LONDRA – La tragicomica vignetta del Times di oggi dice tutto: poliziotti sul tetto di una casa privata che, come Babbo Natale, si preparano a entrare scendendo dal camino.

Uno ha la pettorina catarifrangente “Rule of Six Squad”, ossia “Unità per il rispetto della regola del sei”, per cui in gran parte del Regno Unito non ci si può assembrare in più di sei persone, nell’ambito delle restrizioni contro il coronavirus.

In basso alla vignetta di Peter Brookes, la didascalia: “Natale 2020”. Già, perché hanno detto più o meno questo il ministro degli Alloggi  Robert Jenrick, e il commissario delle West Midlands (centro Inghilterra) David Jamieson: “I poliziotti avranno il potere di entrare in casa qualora ci siano sospetti su assembramenti superiori a sei e, nell’eventualità, anche interrompere il cenone di Natale”. Jamieson non ha escluso “possibili rivolte”, in un simile scenario.

Apriti cielo. Gli avvertimenti di Jenrick e Jamieson hanno scatenato polemiche in Regno Unito, in quanto vanno a toccare l’essenza di una certa “Britishness”, la britannicità. Non solo perché si tratta di un’invasione nel privato da parte della polizia, cosa che gli inglesi più tradizionalisti associano agli Stati autoritari, ma anche perché le autorità britanniche stanno esortando sempre di più la popolazione a fare delazioni e segnalare coloro che, secondo loro, stanno violando le norme sugli assembramenti anti Covid.

Un’altra bastonata alle secolari convenzioni inglesi,

in un Paese dove la discrezione e la privacy sono molto importanti e dove per questi motivi non esiste nemmeno la carta d’identità: non è un caso che a Londra il 60% degli abitanti non abbia mai conosciuto i propri vicini.

Ma questo pare essere il nuovo corso del governo Johnson, che di convenzioni, politiche e sociale, ne ha già infrante parecchie. Secondo il suo esecutivo questi comportamenti da “spioni” sono necessari per mettere un freno alla spirale dei contagi che, come in altri Paesi, sembra inarrestabile ed evitare un secondo lockdown.

Scenario che il premier britannico vuole evitare a tutti i costi a poche settimane dalla materializzazione della Brexit: ieri in UK ci sono stati 24.701 nuovi casi di coronavirus (+1.816 rispetto a martedì) con 310 morti (57 in meno di martedì ma 119 in più rispetto al mercoledì precedente). Ma molti non ci stanno: proprio ieri, la star della Bbc durante la mattina, Victoria Derbyshire, aveva detto che non avrebbe “mai rispettato la regola del 6 a Natale”, per poi fare marcia indietro.

Ma quanto potrà resistere Boris Johnson nel suo no al lockdown?

Oggi gli vanno in soccorso i giornali “amici” come Daily Mail ed Express (“Boris, non farlo!”) citando 50mila casi di cancro che non sarebbero stati diagnosticati causa pandemia. Oramai la pressione di scienziati e medici sul premier è enorme: secondo l’Imperial College di Londra ci sarebbero già 100mila contagi reali di Covid al giorno e per diversi scienziati si rischiano 85mila morti per la seconda ondata. Ma allo stesso tempo almeno metà del partito conservatore sostenuta dal ministro delle Finanze Sunak è assolutamente contro il lockdown e sta facendo pressione per evitarlo.

Anche perché tra due giorni finisce la cassa integrazione e si temono milioni di disoccupati.

Alla fine potrebbe accadere che il premier applicherà il livello più duro di restrizioni regionali a poco a poco a tutto il Paese, anche per non darla vinta al leader laburista Keir Starmer che chiede da settimane il lockdown nazionale. Ma secondo gli scienziati non basta: bisogna chiudere tutto e subito.

Il Natale ha generato polemiche anche in Scozia. Uno degli scienziati del governo locale di Edimburgo contro la pandemia ha detto la settimana scorsa che la popolazione si dovrà preparare a un “Natale digitale”, il primo della storia, vista la crisi del Covid e la seconda ondata in atto. Una frase shock nella popolazione soprattutto per una festività così sentita. Poi le autorità scozzesi hanno poi ritirato i loro commenti, ma era troppo tardi. Il cenone di Natale in Regno Unito sarà molto probabilmente su Zoom. Oppure ci sarà il rischio che i poliziotti bussino alla porta.

(La Repubblica)

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