20 Aprile, 2024
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Bar e ristoranti chiusi alle 18, stop a palestre e cinema; no Regioni al Dpcm, e slitta firma

Secondo una bozza del nuovo Dpcm, a decorrere dal 26 ottobre le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi;
negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5 fino alle 18. Resta invece consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive “limitatamente ai propri clienti”.

E’ questo quello che è emerso dalla riunione del presidente del consiglio Giuseppe Conte con i capi delegazione della maggioranza di Governo che si è tenuta questa mattina e con i capigruppo di maggioranza e opposizione nel pomeriggi

Ma il Dpcm, come confermato da fonti di agenzia, non è ancora ultimato e per questo il premier Giuseppe Conte dovrebbe firmare ed illustrare le nuove misure anti-Covid nella giornata di domani. Tra i punti ancora discussi lo stop per i ristoranti alle 18 e il limite agli spostamenti tra le regioni.

Nel testo non vi è uno specifico riferimento al lasso di tempo per il quale le misure saranno valide. Nella bozza è indicato il mese di novembre, senza un giorno preciso, anche se fonti della maggioranza parlano del 30 novembre come data di ‘scadenza’. Probabile che lo stop a ristoranti e bar entrerà in vigore da lunedì 26 ottobre.

LA RISTORAZIONE –

Il consumo al tavolo resterebbe consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. E’ consentita fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

PALESTRE E PISCINE –

Per quanto riguarda palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, da lunedì entrerebbe in vigore la sospensione della attività. “Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre – si legge nella bozza – l’attivita sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.

CINEMA E TEATRI –

“Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”, si legge ancora nella bozza del Dpcm.

FESTE VIETATE –

Nel provvedimento, che potrebbe ricevere ancora modifiche sostanziali, si legge che sono “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

PARRUCCHIERI E CENTRI COMMERCIALI –

Salvo sorprese non ci sarà alcuna stretta per estetisti e parrucchieri. Si valuta invece col Dpcm una stretta per i centri commerciali nel weeekend.

GLI SPOSTAMENTI –

Quanto agli spostamenti, nella bozza del Dpcm non sarebbe più espresso un divieto, come fu per il lockdown in primavera, ma “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

VISITE IN CASA –

Nella bozza un passaggio è dedicato anche alle abitazioni private, dove è “fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

CHIUSURA DELLE PIAZZE –

Anche nel nuovo Dpcm si fa riferimento al tema delle chiusure di piazze strade “dove si possono creare situazioni di assembramento”. Nel provvedimento, che potrebbe subire ulteriore cambiamenti, si legge che “può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”

LA DIDATTICA A DISTANZA –

La bozza prevede la didattica a distanza al 75% per le scuole superiori. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado “adottano forme flessibili nell’organizzazione (…) incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.Resta invece inalterata la “attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia”, che “continua a svolgersi in presenza”. Il testo non è definitivo, potrebbero ancora esserci modifiche sostanziali.

STOP CONCORSI –

La bozza del Dpcm sospende inoltre i concorsi pubblici e privati. In particolare sono sospese le “procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica”. Esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario e per quello della protezione civile, oltre alle “procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico”.

(Il Riformista)

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