27 Aprile, 2024
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Covid in Italia. Ricciardi: “A novembre rischiamo 16mila casi al giorno”.

Ipotesi quarantena ridotta a 10 giorni

Il consulente del ministro della Salute: «Stiamo pensando a tutte le misure che consentano di evitare le situazioni che causino assembramenti non giustificati»

 

«Le limitazioni di spostamento tra le Regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento. Dobbiamo difendere il lavoro e la salute a tutti i costi. La mobilità tra le regioni deve essere salvaguardata, ma la situazione dovrà essere monitorata giorno per giorno. Appena c’è una spia che si accende bisogna intervenire». Così il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. Mentre Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, avverte su Radio 24: «se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni». Per Bonaccini non c’è alcun rischio di scontro Regioni-Governo, «saremo tutti responsabili, non vedo altra strada che il lavoro insieme, per questo abbiamo chiesto la cabina di regia» con Governo ed enti locali.

Ricciardi a SkyTg24: “Diminuzione della quarantena sul modello tedesco con due tamponi”

Intanto Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute dice che a novembre rischiamo 16.000 casi al giorno e «che consigliamo la riduzione della quarantena a 10 giorni». «Quello che si è verificato da giugno in poi è un raddoppio dei casi ogni mese. Avevamo 200 casi, poi 400, poi 800, poi 1600 e adesso stiamo a oltre 4mila casi. Quindi rischiamo fra un mese di avere oltre 8 mila casi al giorno e tra due mesi, quando arriverà l”influenza, di avere 16 mila casi in un giorno». Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24 Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute.

Coronavirus, Ricciardi: “È una situazione differente, penso si possa escludere un lockdown come gli scorsi mesi”

E proprio per questa ragione, afferma l’esponente dell’Oms, «stiamo pensando a tutte le misure che, basate sull’evidenza scientifica, consentano di evitare le situazioni che causino assembramenti non giustificati. In questo momento non c’è nessuna ipotesi di chiusura di esercizi commerciali o di attività ma si sta pensando a quali sono le attività che prevedono assembramenti ingiustificati che riguardano attività non primarie, che possano essere in qualche modo limitate».

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Ancora Ricciardi: «La quarantena secondo noi può essere ridotta a 10 giorni come si fa in Germania, con un tampone invece di due tamponi. È qualcosa che stiamo dicendo come consiglieri scientifici del ministro Speranza e spero che il Governo lo prenda in considerazione». E infine: «Stiamo analizzando – ha spiegato – quello che ha fatto la Germania, che ha ridotto la quarantena per i soggetti sospetti da 14 a 10 giorni con un solo tampone negativo per autorizzare la fine della quarantena.

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È un’ipotesi che può essere presa in considerazione, deve essere valutata dal Cts e poi può essere deliberata». Dal punto di vista «dell’evidenza scientifica perde qualcosa, ma consente una gestione dell’epidemia più agevole in questo momento in cui i casi sono più di 4mila al giorno».

Ipotesi chiusure scuole

Sempre Riccardi è intervenuto sull’ipotesi della chiusura della scuola «che è assolutamente da scongiurare così come è assolutamente da scongiurare un lockdown generale. In questo momento non c’è nessuna ipotesi di chiusura di esercizi commerciali o attività, si sta solo pensando a quali sono le possibili attività che prevedono assembramenti ingiustificati che riguardino attività non primarie che possono essere in qualche modo limitate».

Il caso Lombardia 

«La letalità per Covid-19 al nord Italia è stata peculiare. In Lombardia è stata la più alta del mondo, il tasso di letalità nella regione è stato il doppio del Belgio, che è stato il peggiore. Un eccesso di mortalità impressionante sotto tutti i punti di vista, soprattutto nelle fasce anziane» sottolinea il consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid-19 nel suo videointervento al congresso nazionale della Società italiana di neonatologia (Sin), in corso a Venezia. «In Lombardia nella prima parte dell’epidemia il virus ha avuto una diffusione estremamente importante e ad un certo punto esponenziale. Oggi noi abbiamo sostanzialmente la stessa virulenza e patogenicità degli inizi in tutto il mondo».

Il virus non è mutato

Il virus responsabile di Covid-19 «non è mutato, se non in modo marginale. La virulenza e la patogenicità sono le stesse degli inizi della pandemia in tutto il mondo. Questa è un’evidenza scientifica molto forte, che è stata alterata da alcune dichiarazioni anche di autorevoli colleghi, soprattutto clinici che non hanno capito bene che i pazienti che loro vedono, il numeratore, non corrispondono alla verità assoluta ma a un importante input che deve essere rapportato al denominatore della popolazione» dice Ricciardi. «Per l’Organizzazione mondiale della sanità ieri è stato il peggior giorno sia per numero di contagi che, purtroppo, di decessi», ricorda Ricciardi.

(La Stampa)

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