8 Maggio, 2024
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Coronavirus, contagi ancora in crescita: 2844 casi, due vittime in più (27) nelle ultime 24 ore

In forte crescita i positivi in Lombardia: da 307 passano a 393. Polemica tra Comune di Milano e Regione sull’approvvigionamento del vaccino antinfluenzale. La Campania sfonda il muro dei 400 casi

Contagi ancora in salita, oggi 2.844 contro i 2.499 di ieri e con 1.500 tamponi in meno di 24 ore fa. Salgono  da 23 a 27 anche i morti, mentre sono 63 i ricoverati in più nei reparti di medicina e 3 nelle terapie intensive.

In forte crescita i positivi in Lombardia che da 307 passano a 393, ma ad andare fuori controllo e a rischiare il lockdown è la Campania, che sfonda il muro dei quattrocento casi anche se per un solo contagio e con un aumento di nove casi rispetto a ieri.
Stabili ma sempre molto critici i numeri del Lazio, dove i contagi passano da 264 a 261 dei quali 112 nella Capitale. Ad aggravare il bilancio anche 5 decessi mentre la Regione ha avviato controlli a tappeto presso Rsa e case di riposo. Proprio oggi nel Lazio è scattato l’obbligo di mascherina anche all’aperto.

Salgono da 163 a 276 i nuovi contagi da Coronavirus in Veneto nelle ultime 24 ore, per un dato complessivo di 28.363 infetti dall’inizio dell’epidemia. Vi sono anche 4 vittime, che fanno alzare il numero totale dei morti a 2.193. Salgono i ricoverati nei reparti non critici, 242 (+8), mentre scendono a 28 (-1) i pazienti in terapia intensiva.

Nelle Marche nuovo balzo di contagi nelle ultime 24 ore : dopo i 42 di ieri oggi sono 59, un valore che, a parte un picco di 61 il 26 agosto, si registrava con continuità tra metà e fine aprile. Nelle ultime 24 ore, fa sapere il Gores, sono stati testati 2.059 tamponi: 1.321 nel percorso nuove diagnosi e 738 nel percorso guariti.

Nuova impennata anche in Puglia:

su 3.918 tamponi processati sono stati rilevati 111 casi positivi contro i 72 di ieri. Sono 65 in provincia di Bari, 8 nella Bat, 1 in provincia di Brindisi, 10 in provincia di Foggia, 11 in provincia di Lecce, 14 in provincia di Taranto. È stato registrato anche un decesso, in provincia di Bari, che porta a 598 le vittime.

Tre decessi e 49 nuovi casi in un solo giorno in Basilicata: numeri mai visti prima. Il balzo di contagi è avvenuto in coincidenza con il sequestro di una Rsa di Marsicovetere (Potenza), dove ieri sono stati registrati i tre decessi, ai quali va aggiunto un quarto avvenuto giovedì scorso. Ieri il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha disposto l’obbligo di uso della mascherina anche all’aperto.

Nel giorno delle mascherine obbligatorie all’aperto a Roma come in tutto il Lazio e mentre il governo pensa di fare altrettanto in tutta Italia il Viminale annuncia la stretta sui controlli reclamata da più governatori, De Luca in testa. Le attività di controllo «potranno essere modulate in relazione a specifici quadranti territoriali e a determinate fasce orarie, in cui risulti maggiore il rischio di assembramenti, con il consueto concorso di operatori delle polizie locali e con l’eventuale ausilio del personale militare appartenente al dispositivo `Strade Sicure´, nel quadro del pertinente Piano di Impiegò». Il Viminale specifica che verranno definite dai prefetti nelle competenti sedi di coordinamento – anche con riguardo ai contingenti da impiegare, in considerazione delle esigenze di sicurezza dei vari contesti territoriali – con il concorso delle polizie locali e delle altre amministrazioni interessate.

Intanto è polemica tra Comune di Milano e Regione sull’approvvigionamento del vaccino antinfluenzale.

«La Regione Lombardia non dà i vaccini al Comune di Milano». È quanto denuncia la vice sindaco del Comune di Milano e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, in una nota. La vicesindaco parla di un «voltafaccia di Regione Lombardia che ammette di non poter affrontare una vaccinazione massiccia della popolazione perché non ha abbastanza dosi di vaccino. E questo dopo settimane di incontri, approfondimenti, bozze di accordi e richieste di disponibilità che hanno visto il Comune di Milano attivamente e fattivamente coinvolto nel proporre la vaccinazione anti influenzale al più alto numero possibile di milanesi, coinvolgendo anche tutti i propri lavoratori e lavoratrici». «Ora la Regione – ha aggiunto – scrive addirittura al Comune di Milano di procedere con strutture private per l’approvvigionamento».

(La Stampa)

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