20 Aprile, 2024
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Regionali in Puglia, i nomi di tutti gli eletti in consiglio

Solo 8 donne e non c’è un rappresentante di sinistra

La doppia preferenza non incide sulla composizione del parlamentino pugliese. Il Pd fa il pieno di consiglieri ma spariscono i vendoliani

Per alcuni manca l’ufficialità ma i giochi per la composizione dei 50 scranni dell’assemblea regionale pugliese dovrebbero essere quasi delineati. Il dato potrebbe subire qualche modifica in base a eventuali rinunce (ad esempio quella di Raffaele Fitto) e ricalcoli. È da decifrare rispetto ai dati forniti dal Viminale  l’ingresso della lista di centrosinistra Senso civico, che ha superato lo sbarramento del 4 per cento ma che non ha visto per ora l’assegnazione dei seggi.

Sono solo otto le donne,

su 50 seggi disponibili, che entreranno, appena due in più rispetto alla scorsa legislatura nonostante l’introduzione per decreto in extremis della doppia preferenza dopo che il Consiglio non era stato in grado di approvare la norma relativa. Resta fuori la lista “vendoliana” Puglia Solidale e Verde: con 63.725 preferenze pari al 3,8% non riesce a superare la soglia di sbarramento fissata al 4% per chi si presenta in coalizione. Dopo 15 anni, quindi, in Consiglio non sarà rappresentata la sinistra. Stesso risultato per Italia in Comune che ha solo sfiorato il raggiungimento dell’obiettivo con il 3,87% dei voti.

Non avrà alcun rappresentante nemmeno la lista civica Emiliano sindaco di Puglia(2,59%), nonostante l’affermazione con oltre 6 mila preferenze a Nardò di Giulia Puglia, candidata dal sindaco Pippi Mellone, così come Italia Viva (1,08%). Esclusione anche per la lista Udc-Nuovo Psi.

L’ingresso trionfale del professor Pierluigi Lopalco (14.676 preferenze nella circoscrizione di Bari), di fatto già con in mano la delega dell’assessorato alla Sanità consegnatagli davanti a microfoni, taccuini e telecamere dal governatore confermato Michele Emiliano, traina la lista civica Con Emiliano, che fa il suo esordio con ben sei consiglieri. Pari numero per Fratelli d’Italia, primo partito di opposizione, in grado di piazzare nel palazzo di via Gentile un candidato per provincia, e uno in più dei 5 Stelle, che confermano in Consiglio la candidata alla presidenza, Antonella Laricchia, dentro grazie alla sua presenza come capolista.

Il primo partito, però, è il Pd,

che raccoglie quasi 290 mila voti, si attesta al 17,25 per cento e porta in dote ben 16 consiglieri (quattro a Bari, tre a testa per Foggia e Lecce, e due a testa per Taranto, Brindisi e Bat), uno in meno rispetto all’intera area di centrodestra. Si tratta del recordman di preferenze, l’altamurano Francesco Paolicelli, oltre 23 mila voti nella circoscrizione di Bari, dove per il Pd entrano in Consiglio anche Anna Maurodinoia, con oltre 19 mila 800 voti, Lucia Parchitelli, sopra quota 15 mila, e Domenico De Santis. Fuori l’ex assessora della Giunta Vendola, nonché eurodeputata, Elena Gentile, e gli ex assessori Mario Loizzo e Gianni Giannini.

Per il Pd a Foggia passano Raffaele Piemontese, con oltre 21 mila 300 preferenze, Francesco Paolo Campo e Teresa Cicolella.  A Lecce Donato Metallo è il primo del partito, con dietro l’assessora Loredana Capone e l’ex segretario regionale Sergio Blasi.

I due di Taranto sono il confermato Donato Pentassuglia e Vincenzo Di Gregorio. A Brindisi, unica provincia nella quale il centrodestra ha prevalso sul centrosinistra, ce la fanno l’ex assessore della Giunta Vendola Fabiano Amati e Maurizio Bruno. Nella Bat Filippo Caracciolo e Debora Ciliento. Disco rosso, invece, per Ruggiero Mennea.

I sei della civica Con Emiliano sono, assieme a Lopalco, l’ex sindaco di Laterza (Taranto), Gianfranco Lopane, Giuseppe Tupputi nella Bat, Antonio Tutolo a Foggia, Alessandro Antonio Leoci a Brindisi e Alessandro Delli Noci a Lecce.

Nella maggioranza di centrosinistra entrano anche cinque candidati della lista Popolari con Emiliano.

Si tratta di Giovanni Stea, a Bari, Massimo Stellato a Taranto, dell’ex assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, a Lecce, Mauro Vizzino a Brindisi e Sergio Clemente per Foggia. Per ora, fuori dal Consiglio, seppur con quasi 70 mila voti, Senso civico, dove sono presenti tra gli altri, gli ex assessori regionali Alfonso Pisicchio e Cosimo Borracino.

Nell’area di centrodestra, Fratelli d’Italia della segretaria Giorgia  Meloni primeggia (oltre 211 mila voti, equivalenti al 12.63%) e conquista sei seggi. Si tratta di Ignazio Zullo a Bari, Renato Perrini a Taranto, Francesco Ventola nella Bat, Luigi Caroli a Brindisi e Giovanni De Leonardis a Foggia. A Lecce ce la fa l’ex presidente della Provincia Antonio Gabellone con oltre 11 mila preferenze.

Forza Italia (quasi 150 mila voti, appena sotto il 9 %) si ferma a quattro consiglieri. Si tratta di Stefano Lacatena a Bar, Giandiego Gatta nella circoscrizione di Foggia, l’ex sindaco di Ginosa Vito De Palma a Taranto e Paride Mazzotta a Lecce.

Anche la Lega (oltre 160 mila voti e 9,57%) si ferma a quattro consiglieri. Il più suffragato è Giacomo Bellomo a Bari che passa con 8 mila 590 voti e batte anche il segretario cittadino Fabio Romito, rimasto fuori dal Consiglio. Dentro, invece, Giacomo Conserva a Taranto, Gianni De Blasi a Lecce e Joseph Splendido a Foggia.

Tre i consiglieri per la civica La Puglia domani, che ha racimolato 141 mila voti pari all’8,4 per cento. I nomi sono quelli di Saverio Tammacco (12 mila 895 voti) a Bari, Paolo Dell’Erba a Foggia e Paolo Pagliaro (sopra le 9 mila preferenze) a Lecce.

I consiglieri per il Movimento 5 Stelle (11,12 per cento in totale) sono la candidata governatrice Antonella Laricchia (entra perché nella lista), che ha raccolto 7.658 preferenze su Bari, Marco Galante a Taranto, Grazia Di Bari nella Bat, Rosa Barone a Foggia e Cristian Casili nella circoscrizione di Lecce.

(La Repubblica)

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