25 Aprile, 2024
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Salvini strattonato, strappata camicia e rosario

 Accaduto a Pontassieve da parte di una ragazza. Salvini: “Mi ha maledetto, la perdono”

Indaga la questura: la giovane, «in stato di alterazione», non faceva parte dei contestatori. La denuncia su Twitter dell’ex sottosegretario della Lega, Picchi

Strattonato da una giovane che gli ha strappato la camicia e anche la catenina che aveva al collo. È quanto capitato al leader della Lega Matteo Salvini poco dopo il suo arrivo a Pontassieve, una delle tappe del suo odierno tour elettorale in provincia di Firenze. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno identificato la giovane in una ventenne originaria del Congo. è lo stesso Matteo Salvini, poco dopo, a tranquillizzare tutti: «Sto bene, nessun problema fisico», parlando di una «aggressione volgare: «Mi ha detto “ti maledico” e quel che mi ha fatto male e’ che ha distrutto i due rosari nascosti con cui vado in giro». «La signora è stata fermata: io non provo rabbia, rancore, vendetta. Provo tristezza perché in democrazia puoi avere idee diversi pero’ se aggredisci qualcuno per strada… Alla persona che mi ha aggredito dico mi spiace per te, il perdono si concede a tutti, perdonata, capitolo chiuso».

In diretta su Facebook ha raccontato: «Mi dicono che la signora è nata in Congo, poco importa ci sono tante persone per bene nate in Congo. La cosa grave sarebbe – se viene confermato – che lavora in enti pubblici. Così come è grave «se la sua cultura è strappare rosari dal collo». Il senatore leghista ha proseguito dicendo: «Io vado avanti non mi ha impaurito, mi ha solo infastidito, solo stupito in negativo. Non uso questo gesto per fare campagna elettorale»

A denunciare l’accaduto su Twitter anche l’ex sottosegretario della Lega Guglielmo Picchi:

Salvini «aggredito a Pontassieve da una facinorosa militante antifascista che gli ha strappato camicia e rosario. I veri democratici».

Accertamenti sono in corso sulla ragazza da parte della questura che parla di una persona «in evidente stato di alterazione psico-fisica». Secondo una prima ricostruzione della questura, non si sarebbe trattato di un gesto programmato. In base a quanto emerso dai primi accertamenti, la giovane, che stava tornado a casa dal lavoro, si sarebbe trovata casualmente in mezzo ai sostenitori della Lega che erano intorno a Salvini. A questo punto ne avrebbe approfittato per avvicinarsi a Salvini e afferrarlo per la camicia. L’episodio, spiega sempre la polizia, sarebbe del tutto sganciato dalla manifestazione di protesta contro Salvini che pure è in corso a Pontassieve, alla quale stanno partecipando alcune decine di antagonisti.

Solidarietà, non senza qualche critica, è stata espressa a Salvini dal presidente della regione Toscana, Enrico Rossi:

«Esprimo la mia vicinanza democratica al senatore Salvini per l’episodio di aggressione che ha dovuto subire a Pontassieve. L’esercizio della libertà nel nostro Paese è stato conquistato con la lotta di Liberazione e la Resistenza a cui hanno partecipato migliaia di quelli che Salvini definisce “rossi”, addirittura qualificandoli come fascisti. Non condivido pressoché nessuna delle idee di Salvini ma sono davvero pronto a battermi perché possa esprimerle».

(La Stampa)

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