19 Marzo, 2024
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“Non spararmi, agente, per favore”. Le immagine mai viste del fermo di Floyd prima dell’uccisione

La tragedia di George Floyd, fotogramma dopo fotogramma.

Sono le drammatiche immagini registrate dalle webcam portate sulla divisa da Thomas Lane e Alex Kueng, i due poliziotti che facevano parte della squadra guidata da Derek Chauvin,  l’agente che ha soffocato l’afroamericano di 46 anni, tenendogli per otto minuti il ginocchio sul collo, incurante dei ripetuti appelli dell’uomo che faticava a respirare e dopo poco ha smesso di parlare e muoversi.

Le immagini della sua terribile agonia erano state riprese da un cellulare da un passante: e una volta diffuse avevano scatenato la rabbia di mezza America.

Ma le immagini ottenute ora in esclusiva dal Daily Mail sono ancora più agghiaccianti. Sì, perché mostrano il terrore dell’uomo, accusato di avere spacciato un biglietto da 20 dollari falso, fin dal primo istante: quando gli agenti bussano sulla portiera della sua auto, e gli  puntano una pistola in faccia. E lui comincia a implorare: «Non spararmi, agente. Per favore, amico».
Lo si vede provare a resistere  all’arresto, mentre dice che soffre di claustrofobia. Che gli è appena morta la mamma e soffre di attacchi di ansia. Gli agenti non lo ascoltano. E lui piange. E implora mentre lo tirano fuori dall’auto. Ancora, si vede la breve colluttazione per trascinarlo alla volante. E poi l’uomo improvvisamente in ginocchio. La situazione che tutti conosciamo. Floyd ripete diverse volte mamma. E presagendo quel che sta per succedergli, sussurra: «probabilmente, morirò così»

(La Repubblica)

 

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