19 Marzo, 2024
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Idea M5s: a Roma un museo del fascismo. I partigiani dicono no e Raggi ferma tutto

Un “no” fermo, deciso. Così l’Associazione nazionale dei partigiani italiani ha respinto la proposta di realizzare a Roma un museo del fascismo, avanzata in una mozione da alcuni consiglieri capitolini del movimento cinque stelle. “Manifestiamo – afferma il comitato provinciale di Roma dell’associazione dei partigiani – la nostra più viva contrarietà all’approvazione di simile mozione e invitiamo i proponenti a ritirarla”. Una presa di posizione alla quale è seguita quella altrettanto netta della sindaca della capitale, Virginia Raggi, che ha bloccato la mozione a firma della consigliera cinquestelle Gemma Guerrini: “Roma è una città antifascista, nessun fraintendimento in merito”, afferma la sindaca della Capitale.

La mozione 5S

La vicenda è riportata oggi dal nostro giornale: la mozione 264/2020, che vede tra i firmatari la consigliera Maria Gemma Guerrini, parla di “un grande museo” da realizzarsi in un sito di archeologia industriale che “funga da polo attrattore per scolaresche, curiosi, appassionati ma anche turisti da tutto il mondo”, prendendo a modello – sarebbe specificato nel testo – “operazioni culturali di analisi critica del periodo del nazismo”. Finalità culturale del museo sarebbe la “necessità di contrastare il negazionismo e l’ignoranza”. Il testo della mozione citerebbe inoltre i rigurgiti neofascisti che “anche recentemente hanno offeso Roma e i suoi cittadini”.

Il no dell’Anpi

“Apprendiamo che è in programma la discussione in Consiglio comunale della mozione che si propone di far nascere a Roma un Museo sul fascismo – scrive l’Anpi – dopo aver letto la mozione siamo allarmati: non si prevede esplicitamente un museo sui crimini del fascismo, sull’esempio di quanto realizzato in Germania, ma semplicemente sul fascismo. Immaginiamo quanti non vedano l’ora di poter dimostrare che il fascismo ha fatto anche cose buone. Nella mozione si fa inoltre riferimento sia al nazismo che alla guerra fredda e si arriva a citare il museo in Ungheria che a Budapest, oscenamente, accomuna nazisti e comunisti”. Tutto ciò, conclude l’Associazione dei partigiani, “viene previsto per un museo che verrà realizzato e gestito dalla prossima consiliatura capitolina, sui cui valori antifascisti nulla possiamo oggi prevedere, quando nel nostro paese non ci si vergogna più di citare Mussolini e dove il fascismo si esprime addirittura formando partiti che esplicitamente ad esso fanno riferimento e che tardano ad essere sciolti”.

 

Il Pd: “Schiaffo alla città”

Immediata la presa di posizione del Pd capitolino: “Non permetteremo che Roma medaglia d’oro per la Resistenza ospiti un museo del fascismo, tuonano il segretario del Pd Roma Andrea Casu e il capogruppo dem in Assemblea capitolina Giulio Pelonzi. Alla loro nota, si aggiunge poi quella del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre: “E’ difficile da credere ma con la giunta Raggi accade che si possa immaginare di avanzare il progetto della sua maggioranza in Campidoglio per un museo del Fascismo a Roma. Sarebbe uno schiaffo, un insulto alla citta’ medaglia d’oro alla Resistenza e alle tante vittime del regime fascista”.

(La Repubblica)

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