23 Aprile, 2024
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Incendi, bruciano centinaia di ettari di boschi intorno a L’Aquila 

Dieci mezzi aerei e 220 uomini impegnati. Si rafforza l’ipotesi del dolo

Quelli che prima a L’Aquila erano due incendi separati, Arischia e Cansatessa, stanno diventando un unico fronte di fuoco. Le fiamme sono spinte dal vento verso la sommità delle dorsali del sistema montagnoso. Le due zone continuano a essere gestite come fronti separati dalla Sala Operativa della Protezione Civile Regionale, per razionalizzare il coordinamento degli interventi.

Intanto in alcune zone della città da qualche minuto sta piovendo. Sul fronte di Arischia stanno operando un Canadair, un Ericsonn, 2 elicotteri. Due mezzi aerei si sono concentrati sulla zona di via Macindole per proteggere un’antenna di telefonia minacciata dalle fiamme e le case a ridosso. La priorità ad Arischia, conferma la Sala di Controllo della Protezione Civile, è contenere l’espandersi del fuoco verso le infrastrutture, tra cui numerosi tralicci, e controllare gli alberi della pineta che, infiammandosi come torce, fanno ripartire il fuoco. Sulla zona di Cansatessa sono attivi 4 Canadair e 1 elicottero regionale. Le abitazioni sono state messe in sicurezza e le fiamme sono sotto controllo. Un momento di difficoltà è stato vissuto dal personale regionale quando, accerchiato dalle fiamme spinte dal vento, ha dovuto lasciare la realizzazione di una linea tagliafuoco. Su entrambi i fronti sono al lavoro complessivamente 26 squadre di volontari di Protezione Civile, tutte dotate di certificazione di secondo livello antincendio.

“Le energie in campo sono straordinarie e la mobilitazione è ampia e sentita. I dipendenti comunali dalle 6 hanno ripreso a lavorare sulla linea tagliafuoco – spiega il sindaco Pierluigi Biondi – mentre abbiamo completato il censimento delle famiglie che risiedono a ridosso dei punti critici nel caso dovesse rendersi necessaria un’evacuazione” .

Sono in corso le indagini dei Carabinieri Forestali. 

Prende forza l’ipotesi degli inneschi di origine dolosa, per le modalità e i tempi di propagazione delle fiamme, ma non c’è conferma da parte di inquirenti e Protezione Civile Regionale, che mantengono il massimo riserbo. Il fuoco su entrambi i fronti, Arischia e Cansatessa, è partito nelle ore più calde della giornata, dall’alto e in posizioni tali che le fiamme potessero sfruttare l’effetto incanalamento delle valli, aiutate a propagarsi dal vento incessante, viene sottolineato.

(Ansa)

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