20 Aprile, 2024
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Crollo storico del Pil tedesco, -10,1% nel secondo trimestre

Il dato è peggiore delle attese degli economisti che prevedevano una flessione del 9% a livello trimestrale e del 10,9% su base annua

Il Pil tedesco ha registrato una flessione del 10,1% nel secondo trimestre. Il calo su base annua è stato dell’11,7%. Si tratta del peggior calo dall’inizio della serie statistica nel 1970.

Il dato è peggiore delle attese degli economisti che prevedevano una flessione del 9% a livello trimestrale e del 10,9% su base annua. Secondo l’Ufficio federale di statistica si tratta del peggior calo dell’indicatore dall’inizio delle misurazioni trimestrali del Pil in Germania nel 1970, Una flessione che va oltre il precedente record del -4,7% nel primo trimestre del 2009, al culmine della crisi finanziaria. “Nel secondo trimestre del 2020, sia le esportazioni che le importazioni di beni e servizi sono precipitate in maniera massiccia”, sottolinea l’istituto di statistica. L’economia tedesca ha subito uno shock sfaccettato: le restrizioni messe in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria del Coronavirus tra meta’ marzo a maggio hanno paralizzato la produzione di molti settori, rallentando notevolmente il commercio e frenando i consumi.

Ad aprile, al culmine del lockdown, la produzione manifatturiera, pilastro della piu’ grande economia della zona euro, ha registrato un calo storico del 17,9%. Gli ordini industriali sono diminuiti del 25,8% e le esportazioni sono crollate del 31,1%. Beneficiando di una situazione sanitaria migliore rispetto a quella dei suoi vicini, la Germania ha revocato la maggior parte delle misure restrittive da maggio, consentendo una ripresa dell’attivita’ economica.

“Ora possiamo aspettarci di recuperare terreno per il resto dell’anno”, ma il ritmo dipendera’ dalla situazione sanitaria, ha dichiarato Jens Oliver Niklash, economista della banca Lbbw. Il governo tedesco prevede che l’economia tornera’ a crescere entro ottobre, con un rimbalzo del 5,2% nel 2021, nonche’ un ritorno ai livelli di produzione pre-crisi nel 2022.

(Agi)

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