24 Aprile, 2024
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Pressing di Conte e Sanchez, accordo a luglio sul Recovery fund

Il premier in conferenza stampa con Pedro Sanchez ha espresso il proprio “cordoglio” per tutte le vittime del Covid-19

Il premier Giuseppe Conte a Madrid in conferenza stampa con Pedro Sanchez ha espresso il proprio “cordoglio” per tutte le vittime del Covid-19.

“Questa è la seconda tappa di questo tour nelle capitali europee prima del Consiglio Ue. La tragica esperienza del coronavirus ha unito ancora di più i nostri Paesi, ha rafforzato la nostra convinzione che bisogna lavorare in sintonia”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa con Pedro Sanchez.

“Dobbiamo osare, non possiamo essere indulgenti. Qui è in gioco il mercato unico, senza una risposta forte e coordinata Ue lo distruggeremmo, distruggeremmo le catene di valore europee. Ecco perché l’Europa deve agire unita. Dobbiamo finalizzare il pacchetto di risposte già entro la fine di questo mese”.

“Non possiamo indietreggiare rispetto alla proposta della commissione Ue. La sua proposta non è quella che forse in astratto avremmo preferito ma siamo consapevoli che occorre una buona dose di realismo. E’ una risposta utile per una reazione adeguata”, ha spiegato Conte da Madrid.

“Quando sarà valutato il negoziato europeo valuteremo ciò che conviene e non conviene all’Italia – ha detto Conte -. A quel punto porteremo una proposta in Parlamento e nella proposta esamineremo i pro e i contro dei singoli strumenti. Questo credo sia l’approccio più utile”.

Per Conte “dobbiamo affrontare questa nuova fase della pandemia consapevoli che siamo più preparati. Anche noi abbiamo potenziato, come la Spagna, la risposta del sistema sanitario. Abbiamo fatto milioni di controlli, abbiamo lavorato ad un piano di monitoraggio molto sofisticato”. Credo l”Italia “Non sia più nella condizione di poter prefigurare una chiusura delle attività”, aggiunge.

“Questa emergenza sanitaria si traduce in emergenza economica e sociale. La risposta deve essere nazionale, ma anche europea”, ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Sugli strumenti come il recovery fund serve “una risposta comune che venga dall’Europa. Non può esserci un altro momento per l’accordo oltre luglio”.

“Ringrazio il presidente Giuseppe Conte per essere stato a Madrid e grazie per condividere la visione che l’Europa deve dare per fronteggiare questa sfida” dopo la pandemia, ha spiegato il premier spagnolo sottolineando che “la ripresa, il rilancio, l’unità, sono parti della stessa moneta”. E “senza programmi di recupero non può esserci ripresa”, ha aggiunto, auspicando che una soluzione in questo senso venga adottata nel prossimo Consiglio europeo.

“Non siamo nella condizione di avanzare in questo negoziato per mezzo di ricatti o di veti. Noi dobbiamo avanzare perché condividiamo la prospettiva politica e perché la proposta sia ambiziosa. E’ questa la prospettiva”, ha spiegato nel pomeriggio il premier Conte rispondendo a chi gli chiede se l’Italia avanzerà veti sul quadro finanziario pluriennale nel caso di stallo nel negoziato sul Recovery Fund. Se sono ottimista? “Ho l’ottimismo della ragione, di chi ha la consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo”, ha aggiunto nel corso dell’incontro con i giornalisti all’ambasciata italiana a Madrid.  Se Angela Merkel ha abbassato le sue pretese sul Recovery Fund? “Non credo, confido nel suo coraggio e nella sua visione politica. Chi ha coraggio e visione non può abbassare pretese” sul negoziato.

(Ansa)

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