28 Marzo, 2024
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Tellaroli e Persiano: Bracciano, tra errori e incapacità a pagarne le spese sono le tasche dei cittadini

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questa nota dei due consiglieri comunali M5S di Bracciano

Non vogliamo entrare nella polemica sui lavori di asfaltatura del manto stradale, ma è bene che i cittadini di Bracciano conoscano alcune situazioni. Innanzi tutto, è la seconda volta che i cittadini pagano soldi per lavori non preventivati in gara, per un importo di € 33.548,51 in più. La volta scorsa furono € 60.257,22 in più, perciò sommandoli siamo arrivati a € 93.805,73: una cifra molto alta, che sicuramente poteva essere usata altrimenti.

Nelle premesse della determina: “Lavori di asfaltatura del manto stradale presso Via dell’Omo Morto, Via Borsellino, Via dei Lecci e Via Perugini. Impegno di spesa relativo agli imprevisti. C.U.P: I29J19000370001” del 28 maggio 2020 con la quale si affidano i lavori all’impresa GAMMA S.R.L. UNIPERSONAL è scritto che “in fase di realizzazione dei lavori si è constatato che le dimensioni delle strade oggetto di asfaltatura erano superiori a quelle quantificate in fase di approvazione del progetto e del relativo quadro economico”.

In sostanza, durante l’esecuzione dei lavori si è ritenuto necessario effettuare alcuni interventi non quantificati nell’importo di aggiudicazione come attraversamenti pedonali su Via dei Lecci per abbattimento delle barriere architettoniche, che si giudicano da sole andando in loco o guardando le immagini di seguito:

Oppure alcuni piccoli prolungamenti d’asfalto, circostanza di per sé già anomala, perché sono considerate varianti in corso d’opera; ma il discorso può essere esteso alle lavorazioni aggiuntive stante l’identità della ratio. In particolare nel comunicato del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione del 24 novembre 2014 e contenente le principali criticità riscontrate, elenca tra queste la ricorrente (90% dei casi) ipotesi in cui l’importo della variante è molto prossimo al risparmio conseguito a seguito del ribasso d’asta offerto dall’impresa aggiudicataria. “Così i torni contano.”

Insomma, oltre a usare un residuo di un mutuo trentennale per il rifacimento dell’asfalto, che fra qualche anno sarà di nuovo danneggiato, tra errori e incapacità a pagarne le spese saranno sempre le tasche dei cittadini.

 

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