26 Aprile, 2024
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Lancio Space X, partita la Dragon di Musk. La Nasa: «Abbiamo fatto la storia, inizia una nuova era»

Il meteo ha tenuto in forse fino all’ultimo il decollo davanti a Trump. Gli Usa dopo 9 anni hanno lanciato un loro razzo dal proprio territorio senza ricorrere alle Soyuz russe

«Abbiamo fatto la storia, inizia una nuova era». «È incredibile».

Il primo commento è quella della Nasa, il secondo di Trump, entrambi entusiasti per il lancio di Demo-2, la prima missione tutta americana lanciata dal 2011 dal suolo Usa. Fino a 40 minuti prima della partenza, grandi nuvoloni neri passavano minacciosi sopra la rampa di lancio 39/A di Cape Canaveral, quella storica dei lanci Apollo e Shuttle. Poi il cielo si è rischiarato e la Nasa ha dato il via libera alla prima missione umana realizzata da una compagnia privata, la Space X di Elon Musk, per portare in orbita due astronauti americani diretti alla Stazione spaziale internazionale (Iss).

La partenza

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Alle 21,22 (ora italiana) il razzo Falcon 9 con la capsula Dragon, nella quale erano chiusi nelle loro tute fantascientifiche disegnate da un costumista di Hollywood i due veterani Robert Behnken e Douglas Hurley, arrivati alla base della rampa di lancio con fiammanti Suv Tesla (azienda di proprietà di Musk), si è alzato con facilità nel cielo finalmente azzurro della Florida. Mercoledì il lancio era stato sospeso a 17 minuti dalla partenza per il maltempo, nonostante la presenza di Donald Trump al Kennedy Space Center per assistere al ritorno nello spazio del primo equipaggio a stelle e strisce partito dal territorio Usa dall’8 luglio 2011, quando si alzò in volo per l’ultima volta lo shuttle Atlantis. Da allora gli astronauti Usa hanno dovuto utilizzare le navicelle russe Soyuz, che partono dalla base di Baikonur, in Kazakistan.

C’era anche Trump

Il presidente e il suo vice Pence sono tornati anche oggi a vedere il lancio, mancava solo la first lady Melania. Ora i due astronauti – Behnken 49 anni, Hurley 53 – hanno di fronte a loro 19 ore di viaggio prima di agganciare la Iss, a circa 400 chilometri di altezza sopra la superficie della Terra. «Accendiamo questa candela», ha detto Hurley pochi secondi prima della partenza, utilizzando la stessa frase pronunciata da Alan Shepard il 5 maggio 1961, primo americano a volare nello spazio in una missione suborbitale con la capsula Freedom 7 del programma Mercury.

Il ritorno del razzo Falcon 9

Dopo circa 9 minuti dal lancio, il razzo Falcon 9 è atterrato perfettamente sulla piattaforma galleggiante al largo della Florida. Una delle caratteristiche di Space X, infatti, è la riutilizzabilità del vettore, fatto che abbassa di molto i costi delle missioni. Dodici minuti dopo la partenza si è staccato anche il secondo stadio, lasciando la Dragon in un’orbita di attesa a 200 km d’altezza.

 

(Corriere della Sera)

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