13 Dicembre, 2025
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Coronavirus, la Cei contro il governo: “Viola la libertà di culto”. L’esecutivo: “Presto protocolli per messe”

“I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale”. Lo afferma la Cei in una nota dal titolo “Il disaccordo dei vescovi” sui contenuti del Dpcm sulla ‘Fase 2’ illustrato dal premier Giuseppe Conte.
“Difficile – scrive in un editoriale il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio che sul tema fede e Fase Due parla di una “ferita incomprensibile e ingiustificabile”.- far capire perché si potrà tornare in fabbriche e in uffici, entrare in negozi piccoli e grandi di ogni tipo, andare in parchi e giardini e invece non si potrà partecipare alla Messa domenicale. Sarà difficile perché è una scelta miope e ingiusta. E i sacrifici si capiscono e si accettano, le ingiustizie no”.

La Presidenza del Consiglio prende atto della comunicazione della Cei e conferma quanto già anticipato in conferenza stampa dal Presidente Conte. Già nei prossimi giorni – si legge in una nota – si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

“Credo che l’ammonimento della Cei sia corretto – dichiara il capogruppo Pd al senato Andrea Marcucci – Non poter individuare ipotesi che prevedano il distanziamento sociale ma permettano le funzioni religiose sembra incomprensibile. Spero che il governo ci metta più attenzione”.

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