20 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Al Palazzo delle Esposizioni di Roma dall’11 febbraio al 2 giugno la mostra Jim Dine

Dedicata ad uno dei maggiori protagonisti dell’arte americana, il cui lavoro, radicale e innovativo, ha avuto un grande impatto sulla cultura visiva contemporanea, in particolare su quella italiana degli anni Sessanta.

Jim Dine – nonostante la sua popolarità – rimane un artista difficilmente catalogabile in virtù soprattutto

della sua volontà d’indipendenza e del suo rifiuto a identificarsi nelle categorie della critica, della storia

dell’arte e del mercato. Lo dimostrano anche le sue vicende biografiche e i suoi lavori tenacemente

aderenti alle esperienze vissute, “ineducati” e “inquietanti”, come talvolta sono stati definiti che possono essere rivissuti nella biografia dell’artista stampata sul muro e corredata da una selezione di fotografie che precede, come consuetudine del Palazzo delle Esposizioni, il percorso della mostra.

Oltre 80 le opere esposte, dai primi lavori su tela e acquarelli datati 1959, ad un focus dedicato agli happening grazie ad un’approfondita ricerca delle fonti iconografiche negli archivi che detengono le immagini dei maggiori fotografi attivi negli anni Cinquanta e Sessanta sulla scena artistica downtown di New York: Robert R. McElroy, Fred W. McDarrah e Peter Moore, ai dipinti datati tra il 1960 e il 1963,tra cui alcune opere considerate suoi capolavori, come Window with an Axe del 1961, Black Shovel e Four Rooms del 1962, costituito da quattro grandi tele e da elementi dislocati nello spazio, e Two Palettes in Black

with Stovepipe (Dream) del 1963. Ai “Cuori” è dedicata una sala, con alcune delle opere realizzate a Putney nel Vermont nell’inverno del 1970-1971 insieme al grande cuore di paglia (Straw Heart) e alla

mano verde (Green Hand) entrambi del 1967. Nelle ultime sale sono esposti la Black Venus

del 1991, una selezione di opere degli anni più recenti e una “folla” di Pinocchi, sculture in legno realizzate a partire dai primi anni Duemila.

 

La mostra è accompagnata da una serie di eventi collaterali alcuni che coinvolgeranno lo stesso

artista e altri altre figure della cultura internazionale tra cui, mercoledì 18 marzo alle 19,00 al Palazzo delle Esposizioni “House of Words” reading con Jim Dine, accompagnato da Fabrizio Ottaviucci al pianoforte e Daniele Roccato al contrabbasso.

 

Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso

Informazioni e prenotazioni: Singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 06 39967500;

www.palazzoesposizioni.it

Biglietti: intero €12,50; ridotto € 10,00

 

Paola Scarsi

 

Ultimi articoli