25 Aprile, 2024
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“Diritti cittadinanza e Lago”: presentato esposto all’Autorità Giudiziaria sulla condotta da parte dell’amministrazione pubblica del comune di Anguillara Sabazia, sulla gestione del servizio idrico di Ponton dell’Elce

COMUNICATO STAMPA ANGUILLARA SABAZIA
“DIRITTI CITTADINANZA DE LAGO”: presentato esposto all’Autorità Giudiziaria sulla condotta da parte dell’amministrazione pubblica del comune di Anguillara Sabazia, riguardante la gestione del servizio idrico del quartiere periferico di Ponton dell’Elce
DIRITTI CITTADINANZA DE LAGO”  ha informato ieri l’Autorità Giudiziaria della condotta da parte dell’amministrazione pubblica del comune di Anguillara Sabazia, riguardante la gestione del servizio idrico del quartiere periferico di Ponton dell’Elce, affinché siano valutati possibili profili penali in ordine al reato di interruzione di pubblico servizio, con potenziali rischi per la salute umana e, nel caso, di individuare i responsabili, al fine di procedere nei loro confronti.
L’associazione presenterà l’esposto, supportato da documentazione, anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, alla ASL e a tutti gli organi competenti, nei confronti del comune di Anguillara per la tutela dei diritti di cittadinanza, costituzionalmente garantiti e dei diritti degli utenti, regolata da leggi vigenti.
I fatti richiamano l’interruzione della fornitura idrica nell’acquedotto di Ponton dell’Elce avvenuta il giorno 27 maggio, alle ore 21 circa, (alle ore 20:53, sul gruppo Whatsapp “Muretto PDE” ci sono state le prime segnalazioni di mancanza di acqua). La sera stessa, il consigliere comunale Massimo Pierdomenico, si è recato al campo pozzi, senza risolvere il problema, accompagnato da un cittadino di Ponton dell’Elce, senza che ne avesse nessuna autorizzazione. Da quanto è stato scritto da quest’ultimo, su due chat whatsapp seguita da oltre cento cittadini hanno individuato il problema nell’impianto elettrico, ma non hanno trovato il contatore. La mattina successiva, 28 maggio, erano presenti due persone, che non hanno voluto presentarsi a due cittadine di Ponton dell’Elce, le quali erano andate a vedere i lavori. I due erano su una vettura senza insegne (né del comune, né di aziende), e non avevano divise aziendali, uno dei due indossava un fratino di tipo catarifrangente. Alla domanda delle signore, hanno risposto che a loro la segnalazione è stata fatta solamente la mattina stessa. In seguito hanno accertato il problema, imputabile all’impianto di Enel, che è stata chiamata. Verso le ore 12:00 il personale di Enel è giunto ai pozzi, e dopo alcuni tentativi, sono riusciti a ripristinare definitivamente l’impianto verso le ore 15:00. Si ricorda che l’acquedotto di Ponton dell’Elce, dal 24 dicembre 2018, è sotto ordinanza di non potabilità a causa dell’elevata presenza di arsenico e fluoruri, situazione che si protrae, senza che il Comune sia riuscito a provvedere, nonostante l’acquedotto abbia un moderno impianto di potabilizzazione installato nel 2013, ma che, probabilmente a causa della scarsa manutenzione, non garantisce l’adeguato filtraggio dell’acqua.
La manutenzione dell’impianto, fino al dicembre 2016, era affidata alla ditta Zilio, fornitrice dell’impianto, una delle aziende leader nel settore a livello europeo. Dopo tale data, per motivi economici, la manutenzione è stata affidata ad altri, e da allora le interruzioni del funzionamento sono state numerose.
L’area del campo pozzi si trova in condizioni indecorose, con erba alta, e sporcizia varia. Si rammenta che, circa due mesi fa, in occasione di un disservizio all’acquedotto del Biadaro, con valori alti di arsenico, il Comune ha mandato una autobotte per garantire l’acqua potabile, cosa che non è stata fatta a Ponton dell’Elce in questi cinque mesi, nonostante le ripetute sollecitazioni dei cittadini.
I  sessanta firmatari della denuncia  chiedono di sapere se il contratto di manutenzione dell’impianto idrico di Ponton dell’Elce, preveda l’assistenza notturna, in caso affermativo, perché non siano stati tempestivamente allertati gli operai, ma siano stati chiamati solamente la mattina successiva. Chiedono di conoscere le motivazioni per quale ragione il consigliere Pierdomenico, invece di chiamare gli operai, si sia recato personalmente al campo pozzi insieme a un cittadino di Ponton dell’Elce e se fossero autorizzati ad entrare nel campo pozzi, ed eventualmente a operare sull’acquedotto. I cittadini vogliono sapere se esistono delle prescrizioni per l’accesso al campo pozzi e una lista di persone autorizzate.
Si chiede di valutare inoltre se, per quanto riguarda il consigliere Massimo Pierdomenico, la mancata comunicazione alla ditta che ha la manutenzione degli impianti nella serata del 27 maggio, e l’accesso al campo pozzi, si possano configurare come ipotesi di illecito o reato.
La denuncia riguarda il mancato rispetto da parte del gestore dei propri obblighi contrattuali, come l’improvvisa interruzione dell’erogazione dell’acqua per uso domestico ed igienico per ben diciotto ore continuative , ponendovi rimedio con grandissimo ritardo, non avendo garantito la fornitura del flusso minimo vitale, il mancato preavviso e la mancata risposta alle pressanti richieste dei cittadini, circa i motivi, la durata del disservizio e i tempi di ripristino del servizio stesso. In questi anni l’informazione è stata gravemente lacunosa, imprecisa, confusa, incompleta e non generalizzata alla pluralità della cittadinanza.
L’esposto firmato dai sessanta cittadini residenti a Ponton Dell’Elce esprime il malessere e il malcontento conclamato verso questa amministrazione, non si contano le proteste dei cittadini che chiedono tutela contro l’arroganza di chi ha il dovere di gestire l’acqua pubblica, adottando tutte le azioni possibili con la massima sicurezza.  Sette mesi in  cui il servizio dell’acqua non risulta essere ancora potabile, per la presenza dell’arsenico, e gli utenti costretti a pagare le bollette del servizio idrico comunale, senza tener conto dei danni subiti dagli stessi. Fu proprio la sindaca Anselmo in una recente riunione pubblica a dire che stavano pensando  a come colmare questo danno per i cittadini di Ponton dell’Elce.  Inoltre, non si è degnata  neanche di alleviare il disagio, con la fornitura di acqua potabile con autobotti per la fornitura di acqua potabile, costringendo le famiglia, gli anziani  e disabili  ad organizzarsi con l’acquisto di bottiglie, aggravando pesantemente la spesa quotidiana.
“Avremmo sperato che la situazione dell’acqua si fosse messa a posto definitivamente entro giugno dell’anno scorso, ma il fatto gravissimo accaduto, ci fa capire che l’amministrazione continua a compiere azioni superficiali, che non siano  quelle per il bene di un paese. Chiederemo nuovamente un confronto pubblico a questa amministrazione con i cittadini per la metà di luglio. Da parte nostra continueremo a denunciare sempre i comportamenti scorretti, senza ritirarci indietro, con la massima serietà e senso civico. Come dimostrano anche le recenti denunce fatte ai microfoni del TG3 della Rai quando è venuta a Ponton dell’Elce per il problema dell’acqua. Ciò che maggiormente ci preoccupa è l’assenza del ruolo e della consapevolezza che dovrebbero avere figure istituzionali, adottando comportamenti consoni per mettere in campo tutte quelle azioni per il bene comune”,  commentano così i responsabili dell’associazione.

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