16 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Mark’s Diary al Cinema Palma di Trevignano

MARK’S DIARY AL CINEMA PALMA DI TREVIGNANO

 

L’evento svoltosi lo scorso sabato 18 maggio a Trevignano è significativo sotto molteplici punti di vista.

Presso lo storico Cinema Palma è stato infatti presentato il lungometraggio

Mark’s Diary, il nuovo film del regista cagliaritano Giovanni

Coda, coproduzione italo inglese che vede l’Università di Derby

affiancare l’Associazione LABOR.

La serata è stata condotta da Sarah Panatta, la quale ha presentato tutti i protagonisti di questa avventura, che rientra nell’ambito della rassegna FuoriNorma,  ideata e curata da Adriano Aprà.

Il film è  tratto dal libro di Maximiliano Ulivieri, blogger con disabilità, fondatore e presidente dell’Associazione “LoveGiver”, Comitato Promotore per l’introduzione legalizzata dell’assistenza sessuale alle persone con handicap fisici e psichici. Co-autore del libro Loveability (edito da Erickson nel 2014) insieme a Debora De Angelis, Fabrizio Quattrini, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo, Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara e Presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma, Sergio Lo Giudice, docente di Filosofia e Storia al liceo “Copernico” di Bologna, Giulia Garofalo Geymonat, ricercatrice in Scienze sociali presso il Dipartimento di Gender Studies dell’Università di Lund in Svezia e Maurizio Nada, docente nei corsi per educatori e operatori sociosanitari, esperto di progettazione sociale e di formazione a distanza, giornalista pubblicista, autore di testi e pubblicazioni nell’ambito della disabilità.

Un testo scritto a più mani da esperti, diventato un film/opera d’arte per mano di Giovanni Coda, regista con alle spalle 25 anni di esperienza nell’ambito del cinema sperimentale.

Un film che, attraverso immagini, musica, danza, testi di canzoni e citazioni cinematografiche ci trasporta in un mondo reale, ma parallelo a quello in cui viviamo tutti i giorni, e lo fa anche grazie ad un viaggio nella mente, nei desideri dei due protagonisti.

Un po’ documentario, un po’ viaggio onirico, (personalmente avrei gradito un maggiore approfondimento psicologico relativo alla storia dei protagonisti ed una minor presenza di immagini estetizzanti) il film vuole farci riflettere su un tema complesso e delicato come quello relativo al diritto alla sessualità da parte di persone affette da gravi disabilità.

La sfera affettiva e sessuale rappresenta innegabilmente uno degli elementi fondamentali per la piena salute psicofisica di una persona. Ma questo ci porta a riflettere sulla differenza tra diritto e privilegio. Se di diritto parliamo, allora dobbiamo includere tutti e non escludere nessuno. Ma questo discorso ovviamente può esser fatto solo per quanto riguarda la parte fisica; l’affettività è sempre e comunque una conquista, per tutti.

Comunque la pensiate, qualunque sia la vostra storia, Mark’s Diary vi porterà a riflettere su temi su cui non avevate mai riflettuto, a porvi nuove domande e magari anche a formulare nuove risposte.

E questa è la principale missione dell’arte.

 

Monia Guredda

 

 

Ultimi articoli