25 Aprile, 2024
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l’I.C. “Corrado Melone” di Ladispoli incontra il “Roleof van Echten” College di Hoogeveen

Grazie al progetto ERASMUS +, che con finanziamenti europei ha permesso di attivare il progetto “jij en Europa, Europa en jij”: l’I.C. “Corrado Melone” di Ladispoli incontra il “Roleof van Echten” College di Hoogeveen, dal 19 al 26 marzo 2019 abbiamo ospitato, nelle nostre case, dei ragazzi olandesi. Questo progetto, iniziato nel mese di ottobre 2018, coinvolge 17 studenti italiani delle classi terze e  17 studenti olandesi insieme a 8 docenti. Quando i professori ci hanno comunicato che eravamo stati selezionati, eravamo molto felici ed emozionati e ci siamo impegnati al massimo per intraprendere questa magnifica esperienza. La prima volta che abbiamo visto gli olandesi è stata in una videochiamata inaspettata, perché durante una lezione gli insegnanti ci sono venuti a chiamare e abbiamo conosciuto quelli che sarebbero diventati i nostri partner.

Prima del loro arrivo in Italia, ci siamo incontrati ogni mercoledì pomeriggio, dopo la scuola, per raccogliere ed analizzare i dati delle nostra ricerca-indagine, per preparare il materiale necessario per l’accoglienza e per realizzare l’Erasmus Corner, un luogo allestito nella nostra scuola in cui pubblicizziamo, con molte foto, le varie fasi del nostro progetto.  Durante questi incontri abbiamo preparato anche uno striscione che poi abbiamo portato all’aeroporto. Finalmente è arrivato il grande giorno: il 19 marzo con l’arrivo dei nostri gemellati! Siamo partiti da Ladispoli con il pullman e abbiamo raggiunto l’aeroporto di Ciampino con grande anticipo: abbiamo aperto lo striscione e i cartelloni per dare loro una calorosa accoglienza nel nostro Paese. Un po’ per l’emozione, un po’ per l’imbarazzo, nel viaggio di ritorno non siamo riusciti a dialogare molto, ma abbiamo rimediato appena arrivati a casa dove, depositati i bagagli, abbiamo pranzato con i nostri familiari. Subito dopo abbiamo cominciato le attività programmate, partendo dalla caccia al tesoro divisi in squadre: abbiamo corso  per le varie zone di Ladispoli in cerca di indizi, attività che ci ha consentito di conoscerci meglio e di far orientare i nostri partner nella nuova realtà cittadina. Il tesoro? Un gustoso  e ricco gelato per tutti. Naturalmente non potevamo evitare di portarli al mare, una grande attrazione per tutti, abbiamo goduto di un bellissimo tramonto, che ci ha ricordato che era ormai ora di rientrare nelle nostre abitazioni.

Il giorno seguente tutte le attività si sono svolte a scuola, iniziando con l’accoglienza ufficiale in sala teatro alla presenza del Preside, il quale, in forma solenne, dopo l’esecuzione degli inni nazionali ed europeo, in diretta Facebook, ha chiamato ogni coppia di gemellati e ci ha consegnato l’attestato di partecipazione. A questo evento hanno preso parte diverse classi della scuola, compresi i bambini della primaria, che hanno cantato e suonato gli inni d’Europa, d’Italia e d’Olanda: è stato un momento emozionante, in cui ci siamo sentiti veramente uniti, tutti cittadini europei. Nel pomeriggio  abbiamo completato in sala informatica alcune attività previste dal progetto e poi abbiamo trascorso del tempo tutti insieme giocando in spiaggia a pallavolo. Nei giorni seguenti siamo andati a Roma, al Wild Village di  Ostia un parco avventura dove abbiamo potuto praticare varie attività sportive, importanti per divertirci e socializzare tra di noi. Il sabato abbiamo sfoderato le nostre capacità di guide turistiche: abbiamo accompagnato i nostri amici olandesi alla scoperta del parco archeologico di Ostia Antica: ogni gruppo si era preparato su una parte degli scavi e abbiamo anche realizzato delle brevi “performance teatrali”, una sorta di “teatro itinerante” per far comprendere meglio ai nostri amici le funzioni che svolgevano alcuni edifici dell’antica città romana.  La giornata è proseguita a scuola, dove nel pomeriggio  abbiamo incontrato alcune famiglie residenti a Ladispoli, ma originarie di paesi extraeuropei, che ci hanno rilasciato delle interviste sul loro modo di percepire l’UE, un’indagine importante per la nostra ricerca che è risultato un momento commovente in quanto  gli intervistati ci hanno raccontato le loro storie e il loro vissuto, fatto spesso di tanti problemi e difficoltà.

Finalmente è  arrivata la domenica,  il “Family Day”, il giorno dedicato alle famiglie, nel quale ogni ragazzo italiano ha fatto trascorrere al proprio partner una giornata indimenticabile con la propria famiglia. Ognuno si è organizzato autonomamente, anche se in molti si sono poi ritrovati tutti insieme in campagna o al mare.

L’ultimo giorno siamo tornati a Roma per visitare la Basilica di San Pietro e salire sulla cupola. Poi ci siamo diretti  ai giardini di Castel Sant’Angelo dove abbiamo mangiato i nostri panini e, una volta tornati a casa, ci siamo dedicati ai lunghi preparativi per la cena finale, la cena dell’arrivederci. Dopo aver ballato e cantato è arrivato lo scambio dei saluti, dei regali e sono arrivati i primi pianti di nostalgia per quei bei momenti che avevamo trascorso insieme. Quella sera abbiamo avvertito un’atmosfera particolare,  piena di emozioni contrastanti, è in quel momento che abbiamo rafforzato la nostra amicizia più che mai!

Concludendo possiamo dire che lavorare insieme a questo progetto Erasmus ci ha insegnato molto: convivere con persone diverse da noi, comunicare di più sforzandoci di usare la lingua inglese, non chiuderci in noi stessi, trovare possibili soluzioni a problemi che sopraggiungono … queste le cose più importanti che abbiamo imparato. Questa esperienza l’abbiamo vissuta tutti insieme, infatti tra noi sono nati dei forti legami di amicizia. Dopo una settimana vissuta in simbiosi, possiamo dire di conoscerci come se fossimo amici da sempre. Non dimenticheremo facilmente gli abbracci in cui ci siamo sentiti al sicuro, le risate, i motti, le grida, i canti, i pianti … tutto racchiuso in una splendida settimana vissuta all’insegna della cultura, della natura, ma soprattutto nel nome dell’amicizia e della solidarietà.

Infine, ringraziamo il preside Riccardo Agresti per averci dato la possibilità di partecipare a questa fantastica esperienza che ha cambiato le nostre vite e le classi 2H, 2I, 2F, 3F e 3H per aver contribuito al progetto con i loro lavori di indagine e di ricerca sull’Unione Europea.

… e ora non vediamo l’ora di fare le valigie e di partire per l’Olanda!

I ragazzi dell’Erasmus + “Jij en Europa, Europa en Jij” 2019

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