20 Aprile, 2024
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“A SCUOLA DI BIO-DIVERSITÀ”.

Lo scorso 15 Marzo abbiamo assistito ad una mobilitazione di molti studenti italiani, i quali sono scesi in piazza per associarsi idealmente a Greta Thunberg, fondatrice del movimento #FridaysForFuture, per ribadire l’importanza di salvaguardare il pianeta.
Che sia questo l’inizio di una “rivoluzione verde”? Che sia l’avvio di una profonda riflessione sulle cause del surriscaldamento del Pianeta e sulla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo? Che sia questo lo start per la rimodulazione dei processi produttivi e per l’utilizzo oculato delle risorse naturali?
Al riguardo il nostro istituto ha voluto far riflettere gli studenti con una conferenza all’insegna della Bio-diversità, alla quale hanno partecipato il Dott. Morgana, ricercatore dell’ENEA e il sig. Brunetti, presidente dell’azienda agricola biologica AGRIGUBBIO.
Biodiversità: una parola suggestiva per definire la diversità della natura e la sua ricchezza. La biodiversità è la varietà di esseri viventi che popolano la Terra: una ricchezza in pericolo, che richiede attenzione e tutela.

La conferenza ha avuto inizio con l’intervento del Dott. Morgana, il quale ha spiegato agli studenti, di essere, allo stato, nell’era geologica dell’Antropocene, un’era in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana, con particolare riferimento all’aumento delle concentrazioni di CO2 e CH4 nell’atmosfera. Lo stesso ha seguitato nella sua trattazione spiegando i concetti cardine dell’ecologia ed esponendo risultati di ricerche precedenti, per poi concludere ribadendo l’importanza delle normative vigenti sulla conservazione di aree protette, evidenziando come molte di queste siano assoggettate a più restrizioni legislative tanta è la loro importanza faunistica e floristica. La conferenza è poi proseguita con l’esposizione del lavoro degli studenti del I e del II, i quali hanno traslato alla realtà locale i concetti precedentemente richiamati nell’intervento del Dottor Morgana.
L’analisi dei fattori ambientali ed antropici del comprensorio di Bracciano e Martignano, è stata seguita dalla localizzazione geografica delle zone SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zona a Protezione Speciale) presenti all’interno. Il lavoro si è concluso con l’esame della Carta di Uso del Suolo della Regione Lazio, la quale ha evidenziato come le attività agro-forestali hanno un ruolo rilevante nel comprensorio e come queste possano e debbano esser strumento di conservazione di biodiversità mediante l’attuazione di buone pratiche agricole. Analogamente, alla luce delle normative vigenti nel settore dell’aviazione ludico-sportiva e della localizzazione dei campi voli ed aviosuperfici ubicati nelle vicinanze dell’area oggetto di studio, sono state proposte delle restrizioni da applicare sul piano dei voli al fine di limitare l’impatto acustico/ambientale e non disturbare l’avifauna e la fauna selvatica più in generale nell’area di incidenza del parco.
Riteniamo dunque che la scuola abbia il compito di promuovere comportamenti consapevoli e responsabili verso l’ambiente, spostando l’attenzione dal solo concetto di “protezione” a quello di “gestione”, per passare così dalla prevenzione secondaria (porre rimedio ai danni recati all’ambiente) a quella primaria.
In tal senso, fondamentale è agire per sensibilizzare, informare ed educare.

“…il grande ‘peccato’ dell’uomo occidentale è di essersi staccato dalla natura, dal suo ambiente. Per lui il sole, la luna, le stelle, i fiori, le piante, gli animali, non sono più né ‘sorelle’ né ‘fratelli’. Dal cosmocentrismo è passato al teocentrismo ed è finito nell’antropocentrismo. La conseguenza ‘perversa’ è stata chiara: se l’uomo è centro di tutto, egli allora diventa despota, può imporre senza remora le sue leggi, può esercitare violenza sulla natura e oppressione sui fratelli. Ma la natura espropriata e manipolata manifesta tutti gli effetti boomerang di un tale intervento”. (Galiano & Marchino 1990)

Prof. Geremia Giovanale

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