23 Aprile, 2024
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Ricerca e conoscenza degli edifici di valore storico e artistico presenti nel comprensorio sabatino: la Rocca di Vico domina il borgo di Trevignano Romano

 

Questo mese, per questo nostro viaggio attraverso le meraviglie storico artistiche del territorio Sabatino, approdiamo sulle sponde di Trevignano Romano.

Le origini di Trevignano sono talmente antiche da non poter essere datate con certezza. Di sicuro sappiamo che è stata prima una città etrusca ed in seguito una città romana nota con il nome di Trebonianum.

Innumerevoli le bellezze paesaggistiche ed architettoniche che è possibile ammirare presso la cittadina lacustre, ma noi ci soffermeremo in particolare su di un edificio.

La Rocca di Vico, nota anche con il nome di Castello Orsini, sorge su di un’altura di tufo vulcanico che domina il borgo e che fa parte di un’antica cittadella fortificata chiamata Castra Trivingiani, strategicamente fondamentale nei secoli passati per la difesa di Roma e della sede papale.

La sua costruzione risale presumibilmente al Duecento, secolo in cui viene eretta per ordine di papa Innocenzo III.

Durante i suoi primi decenni la Rocca è stata di proprietà  dei Curtabraca, dei Prefetti di Vico e dei Prefetti di Stinco; poi, nel 1377, Trevignano diventa potestà del popolo romano. Questa condizione permane sino alla fine del Cinquecento, quando diventa proprietà della potente famiglia Orsini.

Ma il ricco e strategico feudo fa gola anche alla famiglia del papa Borgia. È così che nel 1496 Alessandro VI invia le sue milizie guidate dal figlio Cesare (noto come il Duca Valentino) le quali prendono d’assalto Trevignano e arrivano a sequestrare, nel 1503, tutti i feudi degli Orsini. Alla morte del papa Borgia tutto torna nelle mani degli Orsini.

La Rocca ha purtroppo  imboccato il suo percorso di disfacimento già ai tempi di Gian Giordano Orsini; da allora è stata inizialmente destinata ad altri usi sino a venir abbandonata a se stessa e all’incuria.

Ma quali sono i motivi per cui fu costruita?

Probabilmente, vista l’elevata posizione, serviva per avvistare i nemici e dare l’allarme e poteva forse fungere anche da telegrafo.

La Rocca aveva originariamente una pianta quadrata ed era dotata di mura merlate e torri angolari quadrate, nonché di una più alta torre centrale, ancora in piedi nella prima metà del Novecento. Era inoltre provvista di ben tre cinte murarie concentriche che arrivavano digradando con forza e grazia sino alle sponde del lago. L’altura su cui è stata eretta la Rocca era stata scavata dall’interno; sono infatti ancora visibili corridoi sotterranei che forse sono stati realizzati prima della costruzione del castello.

Alcuni edifici originariamente all’interno della cinta difensiva fanno oggi parte del borgo di Trevignano.

Sull’altura da dove per secoli la Rocca di Vico ha osservato e protetto il borgo restano oggi delle romantiche rovine che dominano la città ed il lago, unendo in un unico sguardo storia e natura.

Monia Guredda

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