PIANO DI RIEQUILIBRIO
Questo è quanto asserito dal consigliere Tellaroli e riportato dalla stampa.
Il consigliere Tellaroli intravede “traveggole” o incapacità, da parte dei vari soggetti di controllo coinvolti, perché non hannotenuto nel debito conto l’evidente anomalia che il disavanzo di bilancio dell’esercizio 2017 risulta maggiorato di circa mezzo milione di euro rispetto a quanto indicato nel Piano di riequilibrio finanziario.
Le sue analisi portano alla conclusione che gli addetti preposti al controllo siano meritevoli perfino di essere licenziati per la dabbenaggine e incompetenza da loro dimostrata . Oltre ai componenti la Sezione di controllo del Ministero dell’Interno e quella della Corte dei conti regionale, dal testo sembra evincersi che il licenziamento debba essere esteso anche ai membri della maggioranza del Consiglio comunale in quanto avrebberoapprovato impropriamente il bilancio 2017, sempre secondo il suo giudizio.
Non si capisce un atteggiamento così perentorio e drastico nei confronti di persone che hanno agito correttamente e non hanno commesso alcun errore. Non esiste alcuna contraddizione tra i diversi valori riportati nelle varie analisi. Si tratta, semplicemente, di un confronto tra un dato reale, il disavanzo ufficiale nel 2017 , ed un valore di previsione, riferito alla stessa data, ipotizzato nelPiano di riequilibrio.
I dati su cui si è basato il ricorso del Comune sono dati accertati dopo le gestioni del 2016 e del 2017 che hanno dimostrato il lavoro di risanamento finanziario attuato dall’Amministrazione.
Una corretta e, soprattutto, serena ed oggettiva lettura dei numeri avrebbe evidenziato che il disavanzo certificato al termine del 2017 è comprensivo anche della quota, già deliberata dalla Giunta Sala, che il Comune è tenuto a ripianare in un temine più lungo (30 anni) in quanto maturata dalle operazioni di riaccertamentostraordinario. Il dato finale, pertanto, depurato della quota trentennale residua di € 2.809.963, indica un saldo finale di € 2.833.771 notevolmente inferiore all’impegno assunto con il Piano di rientro decennale per l’anno 2016.
Non abbiamo mai nascosto alla Magistratura Contabile gli errori commessi dal Comune nella stesura del progetto di rientro,elaborata troppo in fretta nel settembre 2916, ma ciò non può inficiare in alcun modo l’operato dell’Amministrazione che è riuscita a ripristinare una corretta gestione contabile.
Il consigliere Tellaroni si sofferma sempre sul dato previsionale esposto nel progetto di rientro mentre avrebbe dovuto analizzare i reali dati contabili del 2017, verificando l’ accertata effettiva operazione di risanamento che ha trovato riscontro nelle valutazioni dell’organo giudicante.
Meriterebbe per questo anche lui il licenziamento in tronco, come da lui auspicato nei confronti degli esperti ministeriali e della Corte dei conti?