28 Marzo, 2024
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Comitato “Villaggio Montebello”, lettera aperta al Sindaco di Bracciano (e, p.c. a Prefetto e Procura)

Riceviamo e pubblichiamo

 

MONTEBELLO – No a gemellaggi con le “terre dei fuochi”

 

Bracciano, 12-11-2018

 

Signor Sindaco di Bracciano, ecco un’amara cronaca. Montebello, giovedì 8 novembre 2018, ore 19,30. Innanzi alla splendida scalinata degli studios, firmata dall’archistar Portoghesi, Ignoti mollano sul marciapiede un grande e logoro divano a due piazze, che sarà poi incendiato (ignoriamo  da chi), ponendo in pericolo alberi e case. Intense le fiamme. Tossici e fetidi i fumi neri, degni della “terra dei fuochi”. Bruciate numerose mattonelle. Per fortuna l’arrivo dei Pompieri spegne il rogo, evitando il peggio, mentre Vigili e Carabinieri non rispondono al telefono.

 

Episodio senz’altro gravissimo. Due i casi. O è un achtung mafioso; oppure è l’avventatezza irresponsabile di chi assorbe inconsapevolmente l’inciviltà delle “culture mafiose”, dilaganti in Italia. Solo una “cultura mafiosa”, infatti, deturperebbe il gioiello di Portoghesi, gemellandolo alla sconcia “terra dei fuochi”.

 

Non da oggi, peraltro, la Città è in ansia per le possibili infiltrazioni di “culture mafiose”. E’ agli atti giudiziari una joint-venture fra ‘Ndrine e Casalesi, che soggioga il Lazio, fin a Ladispoli, Cerveteri, Civitavecchia; e Bracciano. Nelle carte del 17 luglio scorso sul blitz contro i Casamonica (39 gli arresti), si legge, nero su bianco, che il Clan, ha “enormi capitali” e s’allea “con altre Mafie” nel Romanese, “fin a Bracciano”. Un terribile inciso.

 

Quel terribile inciso s’aggiunge ai passati (e sottovalutati) campanelli d’allarme. La discarica di Cupinoro fu già attenzionata il 29-3-2004 dalla Direzione Investigativa Antimafia: si parlò di telefonate minatorie, minacce, violenze, sequestri; e dubbi decessi. Il 22-10-2010 la stampa riportò la confisca, proprio ai Casamonica, di “due terreni e una costruzione in cemento armato a Bracciano”. Il 16-1-2011 l’associazione Antimafia “Caponnetto” denunciò “presenze e investimenti sospetti a Bracciano”. Il 1° settembre 2014 un’intervista (Terzo Binario) al Presidente di “Cittadini contro le mafie”, rivelò il radicamento, anche a Bracciano,“di Famiglie collegate con Mafie. Ampi gli “investimenti nella compravendita di licenze (…) e nell’edilizia (…). Gruppi economici Campani (rileverebbero) aziende in difficoltà”.

 

Dobbiamo ricordarlo? Sempre uguale la tecnica dell’infiltrarsi. Vedi Ostia coi Casamonica, Fondi coi Tripodo, Scampia coi Pagano-Schiavone. Secondo la letteratura anti-mafia, di solito una Srl “picciotta” s’insinua nell’economia d’una Città proba, acquisendo lavori a prezzi stracciati, poiché bidona i Fornitori, munge i Sans-papiers, non paga gabelle e contributi. Con micro “cortesie” ai Capataz, essa dribbla poi i controlli di Centro-impieghi, Asl, Sbirri, Comuni, in un clima di corruttele tra pezzi di Pubblici Poteri; e di condiscendenze nei Salottini privati “riccazzi”. Intanto la concorrenza sleale uccide le aziende sane, predate dagli stessi Killers e dai loro Clan “amici”, giunti a folate sul territorio. Allo sciacallaggio s’associano gli avidi “Riccazzi” perbene (pecunia non olet). Sorgono nuove Srl a tre (Picciotti, “Riccazzi”, Amministratori avventurosi). Riciclaggio? Droga? Prostituzione? Franza o Spagna / purché se magna. I Soci in doppiopetto s’illudono di trar grossi profitti dalle disonestà. Ma la lupara, a breve, potrebbe togliergli vita, soldi, onore.

 

No, diciamolo con forza: Bracciano non è a quel livello. Ma potrebbe giungerci? Guai ad abbassare la guardia! Per l’art. 4 del TUPS, ella, signor Sindaco, è responsabile dell’ordine pubblico e coordina le Polizie. La Città le sarebbe grata, se lei le coordinasse, per un’ampia inchiesta sul tema.

Non ci rallegra, purtroppo, il doloroso crepuscolo delle Istituzioni. Il nostro Municipio, ad esempio. Una sentenza definitiva dichiarò corrotti numerosi suoi Vertici dei primi anni ’90… Il lungo periodo Sala conobbe luci e ombre. Lasciamo i processi alle Magistrature. Ma l’ultima delle sue 4 sindacature fu politicamente una catastrofe. Lasciò marcire i problemi. Sbagliò Assessori. Maltrattò persino il proprio elettorato. Portò al disastro Bracciano Ambiente e bilanci comunali… L’attuale Sindacatura la salutammo con grandi speranze; ma oggi anch’essa annaspa nel pantano, tra eredità fallimentari, ammutinamenti burocratici, grane grandi e piccole irrisolte, rabbie di quartieri allo sbando, pesanti denunce degli Avversari. Non riesce a volare. E ciò pregiudica una seria guerra alla Mafia, che ovunque gode per le difficoltà dei Vertici comunali.

 

Idem per l’amatissima Benemerita. Vent’anni fa, mentre esplodeva il numero d’Abitanti lacustri, il Gruppo Carabinieri si ridusse a Compagnia, sotto Ostia, impegnata in una guerra feroce coi Casamonica, che assorbe ogni risorsa. Il Personale si ridusse; ed è oggi inferiore persino agli standard, benché controlli un territorio immenso. V’è poi l’usura d’antichi traumi. Un onesto Maresciallo ebbe ingiuste tacce di mafiosità in Sicilia. Due Graduati accusarono di stalking un Superiore. A Rignano un’indagine-flop incolpò le Maestre di false violenze sugli Alunni. Lo straordinario impegno dell’ottimo Capitano attuale soffre dunque di tali handicaps. E non può evitare che un esposto politico (a quel che si dice) chieda l’affido delle indagini ad altro Corpo. Signor Sindaco, perché non assilla Viale Romania per darci forze fresche? Perché non chiede al Viminale un Commissario e alla Finanza un’inchiesta sui flussi di denaro?

 

Né la Polizia Urbana sta meglio. Sia per le carenze di Personale, sia per alcune sue discutibili iniziative (o mancate iniziative). A Montebello, per esempio.

 

Dulcis in fundo, ci permetta, signor Sindaco, una domanda sulla fattispecie “culturale”, cui appartengono i seguenti episodi.

 

  • – Un ex-Lottizzatore vende per 78.000 euro ad una Srl privata le particelle e le strade (sì, le strade!), che dovrebbe urbanizzare e cedere gratis al Comune. Trasferisce tali oneri al Compratore, che non li adempie; e che, per continuare a non adempierli, ricorre, insieme al Venditore, al Tar-Lazio, ove perde.

 

  • – Altra Srl non solo costruisce un ristorante su area pubblica, ma lo fa in surplus sulla licenza farlocca; e il Comune da 4 anni si rifiuta sia di acquisire l’immobile, sia di chiedere al Consiglio comunale se vuole abbattere la parte abusiva, ovvero acquisirla con un sedime 10 volte superiore.

 

  • – Altra Srl ingloba in un immobile e nel suo giardino le particelle comunali tutelate dalla Sovrintendenza, col relativo tombino. E non accade nulla.

 

  • – Altra Srl ingloba in un giardino privato spezzoni di particelle pubbliche, mentre un Privato ingloba e trasforma in stanza, annessa alla propria casa, un camminamento pubblico. E non accade nulla di nulla.

 

  • – Per carità di patria taciamo: a) – l’ordinanza sindacale, ove erroneamente s’attribuisce a Privati la titolarità di suoli pubblici, col rischio di pregiudicare alcune cause in corso, in danno del Comune; b) – la bizzarra tesi d’una Capo-area, che afferma d’aver acquisito la proprietà fisica d’un immobile, mentre s’è limitata a porre i lucchetti su due di sette cancelli d’accesso al patio, senza neanche toccare le tre porte d’ingresso; c) – l’apatia dei Vigili, “ignari” dello sversamento di rifiuti speciali su suolo pubblico; e incredibilmente “creduloni” di fronte a un Tizio, che s’auto-definisce curatore giudiziario di un immobile, mai sequestrato; d) – i diluvi di mondezze e di sterpaglie lussureggianti, che, insieme ad altre amenità, nocciono alla salute e alla sicurezza, col Comune che mena il can per l’aia, malgrado le durissime note dell’Asl…

 

Et de hoc satis. Almeno per adesso.

 

Con la certezza, signor Sindaco, che ci darà esaurienti risposte e che comunque non vorrà trasformarci in una “terra dei fuochi”, s’abbia distinti saluti.

 

Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello

(Dr. Amedeo Lanucara)

 

 

Gen. Feliciano Mancini, vice-presidente

 

Amm. Luigi D’Elia, past-president

 

Dr. Alberto Perra, past president

 

Sign. Massimo Toffolo, past president

 

Sign. Enrico Ricciatti, segretario

 

Sign. Giorgio Pastori, tesoriere

 

Sign.ra Francesca Giansanti, componente Direttivo

 

Sign. ra Giancarla Bonalumi, componente Direttivo

 

Sign. Claudio Caprioli, componente Direttivo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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