25 Aprile, 2024
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Titanic, vent’anni fà il colossal di James Cameron

di Marco Feole

E’ stato senza indugio il primo film che vidi due volte al Cinema. Cosa per me oggi ormai abituale. Ma 20 anni fa, a
11 anni non era per niente scontato. Ero alla più classica festa di compleanno a casa dell’amichetta della scuola,
quando a metà dei festeggiamenti il citofono suonò e io già sapevo che erano i “miei” accompagnati da una schiera di parenti pronti per venire a riprendermi e correre al Cinema. Per la mia seconda volta.
Ora. Le feste in casa degli amichetti non le ho mai amate fin troppo, sin da piccolo è vero. Ma quel citofono suonò
come una salvezza per un doppio motivo, interrompendo l’imbarazzante gioco “indovina la parola o personaggio
che hai scritto in fronte”. Non mi chiedete di spiegarlo, chi lo ha capito vagamente bene, altrimenti dai…era
imbarazzante!
Saluto tutti con finto dispiacere, scendo le scale e in mezzo secondo sono in auto. Via! Cinema Lucciola! Ancora!
Era uno di quei periodi in cui la gente al Cinema non dovevi lottare per portarcela, dovevi menare per farla uscire o cacciarla via. Uno di quei periodi in cui la gente andava al Cinema e sembrava quasi non volere altro dalla vita.
Mamma santa che bel periodo!
Ed era cosi anche per il mio amato Lucciola che quel giorno, come per la mia prima visione era pieno in ogni ordine di posto. Si perchè forse è uno degli ultimi film che io ricordi a creare un attesa incredibile. Un successo spaventoso, l’evento che porta in massa al Cinema che oggi fatichiamo a ritrovare. Chi andava per Di Caprio (ricordo ancora ragazzine urlanti alla prima apparizione), chi per l’americanata di turno (film meno americano di Cameron di sempre),
chi per il colossal, chi perchè “tutti ne parlano”, o chi per le “Bomboniere” dell’Algida che vendevano al Cinema.
Insomma per un motivo o per un altro la gente andava!
Un film scritto e diretto da James Cameron, quello di “The Terminator” di 13 anni prima e di altri 5 film tutti
stupendi nel mezzo. Quello per il quale pensi, “Cameron ha fatto un film sul Titanic?”, poi lo guardi a distanza
di 20 anni e capisci che non avresti potuto sbagliare dicendo che era suo anche non sapendolo. Perchè c’era dentro quel tentativo di dare allo spettatore un Cinema che tecnicamente non è mai esistito.
La produzione del film iniziò nel 1996, quando Cameron fece alcune riprese del vero relitto del Titanic.
Le scene vennero girate su una nave, la Akademik Mstislav Keldysh, che lo stesso Cameron usò come base per
riprendere il relitto. Mesi e mesi di ricerche prima di iniziare anche solo a scrivere il film, la successiva ricostruzione dei modelli in scala, le tecnologie, il carisma di Cameron sul set, il tira e molla con la produzione facevano parte di una lavorazione che assomigliava molto più ad un ossessione. A tutto questo aggiungiamo l’enorme aspettativa che durante la lavorazione il film si portava con se. La post produzione tardò e fu pronto all’uscita nel dicembre del 1997, mesi oltre il limite stabilito.
Le prime settimane in sala però non furono cosi entusiasmati, ma sarà il passaparola e i commenti delle persone estasiate a cominciare a macinare numeri su numeri. Record su record. Ne parlano tutti. In poco tempo esce di tutto, cassette audio, magliette, quaderni, penne. Al telegiornale quasi non si parla di altro, e iniziano ad uscire
fuori notizie di ragazzine che l’avevano già visto 20 volte. Roba che io in confronto alla seconda visione mi sentivo come quello che ha appena visto il trailer di un film fighissimo. Un autentico fenomeno sociale, roba davvero d’altri tempi.
A distanza di anni ci saranno ancora quelli che dicono “si il film è bello ma non cosi incredibile”, quelli che si lamentano di una storia d’amore cosi centrata nel racconto, quelli che urlano all’americanata, quelli che dicono “si ma Cameron è un altra cosa”. Insomma i soliti rompi coglioni incapaci
di godersi qualcosa che triste per loro resterà per sempre.
Personalmente non ricordo più quante volte l’ho visto, ma quando un film mantiene intatte certe sensazioni anche 20 anni dopo, allora è lì la differenza tra la Storia e una pellicola di passaggio.
Ad un certo punto del film sai benissimo che arriverà quell’Iceberg, che la nave lo prenderà, e che accadrà tutto quello che segue. Ma quello che non ti aspetti e che non è mai scontato ogni volta è quel senso di ansia e adrenalina incontenibile che senti addosso e dentro di te dal momento che accade. Ecco quello fa la differenza. Perchè 20 anni fa come oggi, quell’ultima ora di film è una lezione di grande Cinema del signor James Cameron.
Oggi 8 ottobre, fino a mercoledì 10 torna al Cinema per festeggiare vent’anni, “Titanic”.
Chi lo sà, magari chi non lo ha mai amato (credo pochi..), o chi vuole anche solo rivalutarlo, o semplicemente ri-goderselo per quel gran film che è, questa è l’occasione giusta. Pensiamo anche che c’è un intera generazione
che al Cinema non l’ha nemmeno mai visto. E allora se è vero, ed è vero, che il Cinema è pensato e fatto per essere visto al Cinema. Questa è davvero l’occasione giusta!
Ps: ah dimenticavo, per i meno attenti. Jack su quella porta/zattera prova a salirci, ma scende per non affondare.
Smettetela di infamare la povera Rose dicendogli che bastava spostasse il “culone”. Riguardatelo va!

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